NUDI E CRUDI. SOTTO, IL VUOTO
A FINE FEBBRAIO SI È SUICIDATO, LANCIANDOSI DAL 28° PIANO, UNO DEI PIÙ TALENTUOSI ARTISTI CINESI. SI CHIAMAVA REN HANG E AVEVA SOLO 29 ANNI. ADESSO I SUOI SCATTI, IRONICI E DISSACRANTI, SONO PER LA PRIMA VOLTA RACCOLTI IN UN PATINATISSIMO LIBRO EDITO DA T
Ren Hang, fotografo e poeta cinese, si è tolto la vita il 24 febbraio scorso. Aveva 29 anni, un grande talento, un posto di prestigio nell’universo dell’arte contemporanea, un fisico allampanato e un’indole malinconica. Ma l’infelicità raramente emerge dai suoi scatti. Bollati come sessualmente espliciti, e per questo censurati dal governo cinese, hanno come soggetto costante giovani in déshabillé: «Nasciamo nudi. La nudità è la nostra immagine più autentica» sosteneva. Corpi senza veli, però in pose più ironiche che erotiche. Lo spettro della depressione che l’ha portato a buttarsi nel vuoto da un palazzo di Pechino è evidente nei suoi versi. Ecco una delle ultime poesie, Amore: “Ho comprato un coltello. Lo possiamo condividere. Se non mi ami, ti uccido. Se non ti amo, uccidimi”.
METEORA CONTEMPORANEA
È stato Ai Weiwei, il più celebre artista e dissidente cinese, a far conoscere Ren Hang al mondo. Nel 2013, Ai Weiwei ha curato la mostra Fuck
Off 2, che riuniva le opere dei talenti più originali del suo Paese: tra queste, le foto di Ren Hang. Scatti talmente particolari da creare uno stile inconfondibile. La consacrazione è arrivata subito e i critici l’hanno definito “un genio in prima linea nella battaglia per la libertà d’espressione”. Ma lui si schermiva: «Con le mie foto non voglio rompere dei tabù, non penso al contesto culturale e politico. Mi limito a fare quello che faccio». In carriera, una meteora che si è consumata in pochi anni, i suoi scatti hanno fatto il giro del mondo in un centinaio di mostre. Oggi, l’opera omnia è riunita nel libro edito daTaschen intitolato semplicemente
Ren Hang (311 pagine, € 39,99).Tra corpi bagnati che giacciono in apnea o guizzano in vasche da bagno e primissimi piani di organi sessuali (femminili o maschili poco importa, il gender fluid è sempre stato il suo marchio di fabbrica), c’è una foto profetica. Una ragazza, ovviamente nuda, seduta su un tetto, le gambe a penzoloni nel vuoto. Quell’abisso che Ren Hang non è riuscito a riempire neppure con l’arte.