NOI LI PORTIAMO ALL’ALTARE, POI SI VEDRÀ
RIPARTE MATRIMONIO A PRIMA VISTA, IL REALITY DOVE PRIMA CI SI SPOSA E POI CI SI CONOSCE. ED È STATO UN BOOM DI CANDIDATURE. PERCHÉ? LO SPIEGANO I TRE ESPERTI CHE HANNO SELEZIONATO I CONCORRENTI
Due perfetti sconosciuti possono diventare marito e moglie dall’oggi al domani?
Matrimonio a prima vista, reality che è già un cult, crede di sì.Tanto che la seconda stagione (dal 13 aprile ogni giovedì alle 21,15 su SkyUno) ha registrato un boom di candidature: più di 1.300, per sei posti disponibili. È l’esperimento psico-sociologico più estremo della tivù: i due aspiranti sposi si incontrano solo il giorno del matrimonio. Quest’anno tocca a Steven, 38enne italoamericano deluso dall’amore, e Sara, 33enne pronta per il grande passo; a Stefano, 29enne che sogna una donna forte al suo fianco, e Francesca, coetanea sportiva e amante degli animali; a un altro Stefano, 39 anni, e Wilma (38), che ha un debole per gli uomini che la fanno ridere. Selezionare le coppie è impresa ardua, si capisce. Per questo servono... Cupidi d’eccezione.
TEST PER DATING AL BUIO
«È una responsabilità che mette paura» confessa Gerry Grassi, lo psicologo del team. «Io ho il compito di eliminare subito i profili patologici attraverso test severissimi: li fanno pure i militari! Poi penso alle possibili incongruenze nel futuro rapporto di coppia: sono i piccoli attriti quotidiani a compromettere di più ogni relazione». «Io comincio da uno screening approfondito della sfera sessuale» spiega la sessuologa Nada Loffredi. «Ho notato una cosa particolare: non interessa più il sesso come “performance”, ha più peso l’intimità in senso ampio». «Io invece lavoro sulla compatibilità socio-culturale tra i pretendenti: due persone con uno stile di vita opposto non possono vivere sotto lo stesso tetto» aggiunge il sociologo Mario Abis. «Poi facciamo un mix tra i risultati di tutti e il gioco è fatto. O almeno, così speriamo».
LE CHAT, CHE NOIA!
Ma cosa spinge i promessi sposi a pronunciare il loro “sì” così in fretta e furia? «Una punta di esibizionismo non manca, ma la spinta principale è un’altra: evitare l’ennesimo fallimento dopo anni di disastri sentimentali» osserva Nada Loffredi. «Sono d’accordo: la gente chiede cambiamento, emozioni nuove» fa eco Abis. «E poi basta con le chat e i social!» scherza Gerry Grassi. «Ci siamo stufati di tutto questo individualismo: è il motivo per cui la cara coppia tradizionale è tornata di moda. Sposarsi è bello: anche al buio». Chissà quanti dei concorrenti di quest’anno festeggeranno le nozze d’argento...