MI TROVATE SEXY? che vi dica... Che cosa volete Grazie
JUDE LAW È NELLE SALE NEI PANNI DI UN TIRANNO ASSETATO DI POTERE. NELLA VITA, INVECE, È UN 44ENNE DI CUORE, IRONICO E SERENO. CHE ANCORA CI TIENE A FAR SAPERE CHE NON È SOLO UNA «BELLA FACCIA»
S«Sono ormai arrivato a un punto della vita in cui sento che non posso più comprarmi una Ferrari. Se lo facessi, starebbero tutti lì a domandarmi: “Hey Jude, hai per caso la crisi di mezza età?”». Il prossimo 26 dicembre Jude Law spegnerà 45 candeline, ma con gli anni non ha perduto un grammo di quell’ironia e di quel fascino che l’hanno reso uno degli attori più desiderati del pianeta. È più sereno, questo sì. Del resto, con un curriculum come il suo (44 film per il cinema, tre serie tv tra cui The Young Pope di Paolo Sorrentino, due nomination agli Oscar nel 2000 e nel 2004, per Il talento di Mr. Ripley e Ritorno a Cold Mountain) di che cosa si deve preoccupare? Quanto all’amore, dopo il matrimonio naufragato con l’attrice Sadie Frost, la burrascosa fine della love story con Sienna Miller e cinque figli avuti da tre donne diverse, non è più il tempo di correre dietro a gonnelle e baby sitter (ricordate Daisy Wright, la tata con cui nel 2005 ammise di aver tradito la Miller?). Adesso la storia con la biondissima psicologa 30enne Phillipa Coan va a gonfie vele, senza ansie né giovanili distrazioni. E a gonfie vele va anche il lavoro. Secondo indiscrezioni sarebbe nel cast della nuova serie di Sorrentino The New Pope, mentre è nei cinema con King Arthur - Il potere della spada, per la regia di Guy Ritchie. Interpreta il crudele tiranno Vortigern, fratello e nemico giurato di Arthur (Charlie Hunnam). Ha vestito i panni del Papa, e ora si trasforma in un sovrano: non corre il rischio di montarsi la testa? «Tutt’altro. Ho la fortuna di essere circondato da persone che non me lo consentirebbero mai, nemmeno per un minuto». Ma se un giorno diventasse re, sarebbe come Vortigern? «No! Lui è spinto da un’ossessione mostruosa. A me, invece, piace divertirmi, lasciarmi guidare dalla passione, dal cuore, dall’entusiasmo». È così anche con i suoi figli? «Ma certo. Quando sono con loro, li abbraccio e li bacio in continuazione. Fatico a controllarmi perché li amo da morire». Come fa, allora, a interpretare personaggi così oscuri? «Con la calma, la moderazione e soprattutto grazie alla meditazione». Le piace essere un sex symbol? «Sono vent’anni che mi fate questa domanda e ancora non so cosa
Qui sopra, Jude Law con la fidanzata, la psicologa 30enne Phillipa Coan: stanno insieme da oltre 2 anni. In alto, l’attore in una scena di King Arthur - Il potere della spada e a New York durante un evento legato alla serie The Young Pope, insieme al regista Paolo Sorrentino (46 anni). rispondere (ride, ndr). Buffo, no? Diciamo che quando invecchi, cominci a perdere i capelli e ad appesantirti un po’, ma la gente continua a dire che sei un sex symbol, non è che puoi lamentarti. L’unica cosa da fare è ribattere: grazie, grazie! Comunque sono lieto di passare il testimone ad attori più giovani. Tenetevelo pure, ragazzi! Io vado avanti a recitare». Un tempo non riusciva a riderci sopra. «Perché quando ero più giovane, volevo essere preso sul serio e passavo il tempo a lamentarmi, anche troppo. Sì, l’immagine di attore sciupafemmine mi stava stretta». Beh, in quel periodo lei era particolarmente bello, lo ammetta. «Sì, lo ammetto: intorno ai 20 anni ero molto carino. Però mi auguro che la mia carriera dimostri che non sono mai stato solo una bella faccia». Come fa a mantenersi in forma? «Corro e mi piace arrampicare». Non è un po’ pericoloso? «Non se sei con le persone giuste e ti prepari bene. Comunque ultimamente arrampico soprattutto in palestra. Non c’è proprio niente da temere!». E quali sono le sue paure? «Ho paura di arrivare a un punto in cui sarò troppo vecchio per continuare a lavorare e dovrò smettere di cercare di realizzare il mio potenziale, i miei progetti. Un giorno, invece, vorrei poter sentire che sono riuscito ad andare in tutte le direzioni, a coprire tutti i campi che mi ero prefissato di esplorare». Che cosa non le piace della vita delle star del cinema? «In genere preferisco non parlare di questo argomento, perché in realtà sono consapevole di avere una vita bellissima. Sono super fortunato, faccio il lavoro che amo da sempre, trascorro il mio tempo con persone in gamba e riesco a stare molto anche con i miei figli. Certo, ci sono lati negativi legati alla popolarità, come l’invasione della privacy che nessuno dovrebbe subire. Soprattutto quando va a toccare i bambini, che come genitore vorresti riuscire a proteggere sempre e per i quali ti piacerebbe continuare a essere un modello. L’istinto ti suggerisce di urlare: “Non è giusto, non è corretto, andatevene!”. Ma anche da questo punto di vista le cose sono molto migliorate. Non ho nulla di cui lamentarmi, ora». Un tempo lei è stato letteralmente braccato dalla stampa scandalistica. «Sono stato spiato per quattro anni! Mi hanno messo le cimici in casa, tracciavano la mia auto. Mi seguivano. Per quattro anni! Una cosa folle. Non cerco compassione, anche perché è successa la stessa cosa a centinaia di persone. Ma ero diventato paranoico: avevo l’impressione che sapessero sempre dove stavo andando perché me li ritrovavo sempre lì, pronti a fotografarmi. Per fortuna è finito tutto quando nel 2011 è venuto fuori lo scandalo di News of theWorld (il tabloid di proprietà di Rubert Murdoch e diretto da Rebekah Brooks che aveva organizzato un sistema di corruzione e di spionaggio nei confronti di decine di politici, vip e personaggi dello spettacolo, ndr)». Come si gestisce uno stress del genere? «Ricordando quello che mi disse mio padre una volta: “Andare da Aa B seguendo una linea retta è molto meno interessante che fare su e giù, su e giù, su e giù”. E tenendo anche a mente un consiglio di Muhammad Ali: “Quando vai a tappeto, è come se entrassi in una stanza buia. Se ti fai prendere dal panico, non ti rialzi più. Se invece prendi coscienza di dove ti trovi, puoi alzarti e cercare a tentoni la porta.Allora sì che riuscirai ad aprirla”». Lei e la sua fidanzata Phillipa Coan state insieme da un bel po’. Qual è la ricetta? «Bisogna lottare per trovare il tempo da passare insieme e lavorare duro. Portare avanti una relazione è come quando coltivi qualcosa. Ci vogliono cura e attenzione».