La donna che doveva sposare Obama
PRIMA DI MICHELLE, ACCANTO A UN GIOVANE BARACK C’ERA LEI, SHEILA. IN UN LIBRO, LA LORO STORIA D’AMORE. CHE SI È CONCLUSA CON UN CLAMOROSO RIFIUTO
Ci sono persone che hanno letteralmente flirtato con la Storia, vedendosela scorrere davanti agli occhi. È accaduto al batterista Pete Best, cacciato dal manager dei Beatles nel 1962, poco prima del loro primo grande successo,
Love me do. È accaduto anche all’antropologa americana Sheila Miyoshi Jager, docente 53enne all’Oberlin College in Ohio che, poco più che 20enne, fu la fidanzata di Barack Obama. A lei, nel 1986, il futuro presidente chiese la mano, ma i genitori di Sheila - di origini olandese e giapponese - si opposero, convinti che la figlia fosse troppo giovane per le nozze. La rottura avvenne un anno dopo, stavolta per volontà di Obama, diventato improvvisamente, secondo la sua ex, «carrierista e roso dall’ambizione». A raccontare questa storia è il Pulitzer David J. Garrow in Rising Star, la nuova, vendutissima biografia di Obama. «Come capo dei neri di Chicago, si convinse che avere una relazione con una bianca sarebbe stato controproducente per la sua carriera» scrive Garrow. Il primo appuntamento con Michelle fu nel 1989, in un cinema che trasmetteva Fa la cosa giusta di Spike Lee. La Jager, oggi sposata con lo storico Jiyul Kim, continuò a ricevere per un po’ lettere e chiamate. Poi Barack sparì definitivamente dalla sua vita. Si preparava, lui sì, a saltare nella Storia.