Posta del cuore in trasferta a Torino
AL SALONE DEL LIBRO LA NOSTRA PULSATILLA HA PARLATO DELLA SUA CARDIO POSTA E DI VOI, LETTRICI DI TU STYLE. DISPENSANDO, TRA LABIRINTITE E QUINTALI DI VOLUMI, LE SUE SPASSOSE PERLE DI SAGGEZZA
Èla fiera editoriale più importante d’Italia, con centinaia, centinaia (e centinaia!) di stand dove è esposto di tutto, dal thriller al fumetto, al libro di cucina; dalla filosofia hegeliana all’editoria per ragazzi, al best seller internazionale, al trattato sulla pesca all’inglese con pallettone. Appena entri al Salone del Libro di Torino, ti danno il programma, il quale, come dice Carlotta Borasio (copywriter e social media manager c/o stand K22), è fondamentale per non finire sepolti al Cimitero Sprovveduti, dove sono interrate le salme degli avventori che entrarono nel Salone privi di mappa e perirono travolti dalla folla. La quantità di stand è da capogiro. Ho girato in tondo non so quanto alla ricerca delle edizioni Efesto, per comprare un po’ di copie di La bussola della Verità - La vita è un viaggio per ricordare il senso dell’esistenza (compratelo anche voi, è fondamentale!) e prima di centrare l’angolo esatto (H133-L321) ho fatto più buchi nell’acqua di una battaglia navale e sono morta di labirintite. Senonché quest’anno una delle molte cose sul programma aveva il mio nome, perciò non potevo proprio mancare a un incontro con me stessa. Io e le scrittrici Valeria Parrella e Susanna Tartaro abbiamo riempito una saletta di gente che ci ascoltava discutere ai microfoni. Benché la scritta sulle nostre teste dicesse Pan di Stelle (salutiamo lo sponsor) il tema non erano i biscotti per la colazione, ma le donne. Come le donne si raccontano sui media, come i media raccontano le donne. Susanna Tartaro ha parlato del suo blog e degli haiku (componimenti poetici giapponesi). Io ho parlato delle mie lettrici, cioè di voi, e delle lettere che vengono pubblicate ogni settimana su Tu style. Valeria Parrella ha detto che ogni volta che legge la nostra Cardio posta piange, perché si commuove. Abbiamo detto tante altre cose, tante cose che alla fine sono solo una: amarci, più che cercare di capire come essere amate, è la cosa che dovremmo fare.