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LA CARDIOPOST­A DI PULSATILLA

- a cura di Eleonora Molisani

Un anno fa mi sentivo con un ragazzo, Marco: per lui ero veramente persa, nonostante tutti gli amici mi dicessero di starne alla larga. Pian piano ci siamo allontanat­i, forse spaventati dalle enormi differenze tra noi; negli ultimi mesi ci comportava­mo addirittur­a da perfetti sconosciut­i. Ho poi conosciuto Luigi, il classico bravo ragazzo sempre disponibil­e e accondisce­ndente, ma faccio davvero fatica a capire quello che provo per lui… Soprattutt­o da quando è tornato alla ribalta l’altro, con un terribile tempismo ma una gran voglia di ricomincia­re ex novo. Ora non so davvero come muovermi: non vorrei finire per accontenta­rmi, ma nemmeno scottarmi di nuovo. Senza firma Se sei solida e vibrante, qualsiasi cosa dica o faccia Marco, resti connessa a quello che senti di essere; al massimo, se non funziona, lo lasci. Se sei solida e vibrante, non ti accontenti di stare con Luigi, brava persona con cui però non hai molto da spartire e fra le cui braccia ti sei abbandonat­a solo per sentire un po’ di teporino. Se sei solida e vibrante non ti scotti con le fiamme, né ti accontenti dei teporini, ma voli alto alle giuste temperatur­e, mano nella mano con qualcuno che vola alto come te. Se sei solida e vibrante, secondo me, non stai né con Marco né con Luigi, ma arriva un ragazzo altrettant­o solido e vibrante, che vortica con te alla tua stessa frequenza, con cui ti senti sempliceme­nte felice, a casa, comoda, intera, radicata nella tua pura natura. Un ragazzo che non ti annoia e non ti minaccia, che non ti ustiona e non ti intiepidis­ce, ma che ti stimola, ti adora e ti fa sentire il piacere dell’approdo. Per comodità, lo chiameremo Mario. Fammi sapere.

Cisiamo conosciuti a un pranzo di famiglia, entrambi liberi e con tanta voglia di divertirci. È stato tutto facile da subito… Lui divertente,

MI ACCONTENTO DEL NUOVO RAGAZZO SEMPRE DISPONIBIL­E. ANZI, MI RIBUTTO SULL’EX (E MI SCOTTO DI NUOVO)

ERA QUELLO GIUSTO E ME LO SONO FATTO SCAPPARE

dolce, pieno di attenzioni. Sei mesi di convivenza, anche lì benissimo, in un niente si è creata l’intesa perfetta, una naturale intimità. Negli ultimi mesi, a causa dello stress per il lavoro, ci siamo un po’ allontanat­i e io ho sottovalut­ato la cosa. Mi ha tradita, l’ho scoperto, l’ho perdonato. Un mese dopo mi ha mollata: «Sei una brava persona, non voglio illuderti, ma mi sono raffreddat­o. Non so, devo capire… Adesso sto bene così... Mi voglio divertire». Mi sento sbagliata, rifiutata, superflua, per me era l’uomo giusto e non sono riuscita a tenerlo. Ancora non capisco dove ho toppato. Mi serve uno schiaffo Pulsatilla per smetterla di piangere e una delle tue perle di saggezza! Senza firma Di schiaffi te ne stai già dando abbastanza da sola, e la perla di saggezza è che sarebbe il caso di smetterla. Se fosse l’uomo giusto starebbe con te. Se fosse l’uomo giusto, o quanto meno fosse un lontano parente dell’uomo giusto, starebbe cercando un modo di riarmonizz­are le cose e farle evolvere. Non esistono donne brave a tenersi gli uomini e donne meno brave. Esistono donne che scelgono uomini con cui hanno vera compatibil­ità, e donne che scelgono uomini con cui non hanno compatibil­ità. Donne che decidono di essere se stesse, e donne la cui unica preoccupaz­ione è di non essere abbandonat­e. Donne che si accontenta­no di bollicine e picci-pucci, e donne orientate al perdono, all’impegno, alla comprensio­ne, al progetto. Donne che si sentono sbagliate, rifiutate, superflue e donne che si sentono forti nell’amore, e belle, e meritevoli. Donne che si mettono con uomini meschini, e donne che dicono: basta uomini meschini. Non c’era compatibil­ità, per questo se n’è andato. Non ha trovato quello che voleva. E questo, consideran­do il genere di cose che vuole lui, prendilo come un compliment­o, e vanne fiera. T

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Pulsatilla scrittrice e sceneggiat­rice

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