LA CARDIOPOSTA DI PULSATILLA
Un anno fa mi sentivo con un ragazzo, Marco: per lui ero veramente persa, nonostante tutti gli amici mi dicessero di starne alla larga. Pian piano ci siamo allontanati, forse spaventati dalle enormi differenze tra noi; negli ultimi mesi ci comportavamo addirittura da perfetti sconosciuti. Ho poi conosciuto Luigi, il classico bravo ragazzo sempre disponibile e accondiscendente, ma faccio davvero fatica a capire quello che provo per lui… Soprattutto da quando è tornato alla ribalta l’altro, con un terribile tempismo ma una gran voglia di ricominciare ex novo. Ora non so davvero come muovermi: non vorrei finire per accontentarmi, ma nemmeno scottarmi di nuovo. Senza firma Se sei solida e vibrante, qualsiasi cosa dica o faccia Marco, resti connessa a quello che senti di essere; al massimo, se non funziona, lo lasci. Se sei solida e vibrante, non ti accontenti di stare con Luigi, brava persona con cui però non hai molto da spartire e fra le cui braccia ti sei abbandonata solo per sentire un po’ di teporino. Se sei solida e vibrante non ti scotti con le fiamme, né ti accontenti dei teporini, ma voli alto alle giuste temperature, mano nella mano con qualcuno che vola alto come te. Se sei solida e vibrante, secondo me, non stai né con Marco né con Luigi, ma arriva un ragazzo altrettanto solido e vibrante, che vortica con te alla tua stessa frequenza, con cui ti senti semplicemente felice, a casa, comoda, intera, radicata nella tua pura natura. Un ragazzo che non ti annoia e non ti minaccia, che non ti ustiona e non ti intiepidisce, ma che ti stimola, ti adora e ti fa sentire il piacere dell’approdo. Per comodità, lo chiameremo Mario. Fammi sapere.
Cisiamo conosciuti a un pranzo di famiglia, entrambi liberi e con tanta voglia di divertirci. È stato tutto facile da subito… Lui divertente,
MI ACCONTENTO DEL NUOVO RAGAZZO SEMPRE DISPONIBILE. ANZI, MI RIBUTTO SULL’EX (E MI SCOTTO DI NUOVO)
ERA QUELLO GIUSTO E ME LO SONO FATTO SCAPPARE
dolce, pieno di attenzioni. Sei mesi di convivenza, anche lì benissimo, in un niente si è creata l’intesa perfetta, una naturale intimità. Negli ultimi mesi, a causa dello stress per il lavoro, ci siamo un po’ allontanati e io ho sottovalutato la cosa. Mi ha tradita, l’ho scoperto, l’ho perdonato. Un mese dopo mi ha mollata: «Sei una brava persona, non voglio illuderti, ma mi sono raffreddato. Non so, devo capire… Adesso sto bene così... Mi voglio divertire». Mi sento sbagliata, rifiutata, superflua, per me era l’uomo giusto e non sono riuscita a tenerlo. Ancora non capisco dove ho toppato. Mi serve uno schiaffo Pulsatilla per smetterla di piangere e una delle tue perle di saggezza! Senza firma Di schiaffi te ne stai già dando abbastanza da sola, e la perla di saggezza è che sarebbe il caso di smetterla. Se fosse l’uomo giusto starebbe con te. Se fosse l’uomo giusto, o quanto meno fosse un lontano parente dell’uomo giusto, starebbe cercando un modo di riarmonizzare le cose e farle evolvere. Non esistono donne brave a tenersi gli uomini e donne meno brave. Esistono donne che scelgono uomini con cui hanno vera compatibilità, e donne che scelgono uomini con cui non hanno compatibilità. Donne che decidono di essere se stesse, e donne la cui unica preoccupazione è di non essere abbandonate. Donne che si accontentano di bollicine e picci-pucci, e donne orientate al perdono, all’impegno, alla comprensione, al progetto. Donne che si sentono sbagliate, rifiutate, superflue e donne che si sentono forti nell’amore, e belle, e meritevoli. Donne che si mettono con uomini meschini, e donne che dicono: basta uomini meschini. Non c’era compatibilità, per questo se n’è andato. Non ha trovato quello che voleva. E questo, considerando il genere di cose che vuole lui, prendilo come un complimento, e vanne fiera. T