Tanto fumo poco mal di pancia
CANNABIS LA ATTENUARE PER I DOLORI MESTRUALI? SI NEGLI USA APRE UN NUOVO FILONE DI RICERCA. DA SOSTENUTO MEDICI E CELEB
Ha dimostrato la sua efficacia terapeutica per alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia, il dolore cronico, i sintomi di HIV e sclerosi multipla.Tanto che in questi casi (e attenendosi a una serie di norme) può essere prescritta anche in Italia.Adesso viene fuori che la marijuana, conosciuta come antidolorifico fin dai tempi del faraone Ramses II, potrebbe essere utile pure per contrastare i crampi addominali delle mestruazioni.A chi è pronto a storcere il naso, il 73 enne P et erL il ley,exm in ist rodi Mar garethThatcher, ricorda un aneddoto molto popolare tra i fautori della legalizzazione: «La regina Vittoria usava la cannabis! Le veniva prescritta dal suo medico di corte quando i dolori legati al ciclo si facevano insopportabili». Sia come sia, benché manchino ancora tutte le conferme scientifiche, la questione è seria. E ogni giorno che passa, soprattutto negli States, s’infittisce la schiera di chi, tra medici, politici e celeb, sostiene l’utilità dei principi attivi contenuti nella cannabis in caso di mestruazioni “toste”. L’Assemblea dello Stato di New York ha appena presentato un disegno di legge per inserire la dismenorrea (che non è una sindrome mestruale normale, ma molto più intensa), tra le condizioni mediche per le quali sarebbe concesso l’utilizzo della marijuana. E in California - dove è stata legalizzata anche a scopo ricreativo - è tutto un fiorire di negozi e nuovi prodotti a base di cannabinoidi, dalle creme di bellezza agli antidepressivi.Tra le boutique delle star, dopo la linea di oli e farmaci lanciata dalla famiglia di Bob Marley, c’è quella dell’attrice Whoopi Goldberg (Whoopi & Maya) e il brand Leaf by Snoop del rapper Snoop Dogg. Sia chiaro: i due principi attivi contenuti in questi prodotti alla cannabis,Thc e Cbd, sono privati dei loro effetti allucinogeni attraverso un processo di sintesi. Per chi proprio punta allo sballo c’è il metodo tradizionale: rollarsi e accendersi una canna.