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Joseph Fiennes Fatevi dirigere da donne. È molto meglio

JOSEPH FIENNES È L’UNICO PROTAGONIS­TA MASCHILE (O QUASI) DELLA SERIE CHE HA VINTO 8 EMMY: THE HANDMAID’S TALE, ORA IN ITALIA. LÌ COMANDA LUI, MA SUL SET E NELLA VITA...

- testo di Luca Barnabé

HHa compiuto da poco 47 anni, ma a guardarlo non diresti che ne sono passati 19 dal grande successo di Shakespear­e in Love, il film che lo aveva lanciato accanto a Gwyneth Paltrow. Joseph Fiennes, l’attore inglese venuto da una famiglia di artisti (anche il fratello Ralph è un celebre volto del grande schermo), è tornato a incantare il mondo, stavolta con una serie tv: The

Handmaid’sTale, dal romanzo fantascien­tifico Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood, ha vinto otto Emmy Awards e ora è disponibil­e sulla piattaform­a di TIMvision. «Mi ci sono dedicato anima e corpo per un anno e fra poco torno sul set per girare il seguito» racconta l’attore, che di recente è passato da un film sulla resurrezio­ne di Gesù (Risorto, 2016) al ruolo di Michael Jackson nella serie americana Urban Myths (ma la messa in onda è stata bloccata dai familiari del cantante). «È stato un regalo, per me, non solo per la qualità del progetto: ero circondato da donne di grande talento a cominciare da Elisabeth Moss» continua Fiennes, che è attorniato da figure femminili anche in famiglia (ha avuto due bambine dalla moglie, l’attrice Maria Dolores Dieguez). The Handmaid’sTale è un racconto femminile e femminista: in un futuro prossimo, a Gilead, dove prima c’erano gli Usa, ogni donna è diventata cittadino di seconda classe, ancella al servizio di un padrone con il quale deve concepire figli se lui non ne ha dalla moglie. Fiennes interpreta il Coman-

dante Fred Waterford e la sua ancella, DiFred, è la voce narrante della storia (Elisabeth Moss, che ha vinto l’Emmy come miglior attrice).

Nella prima scena il Comandante sembra far l’amore con sua moglie, invece sta abusando del corpo dell’ancella. Una scena di sesso, ma senza erotismo...

«Già. È uno dei momenti più forti, di una bellezza atroce. Sembra un quadro. Ma non c’è quasi nulla di erotico: quella situazione porta un crescendo di tensione e disagio nella storia».

La maggior parte degli episodi di The Handmaid’s Tale sono stati diretti da registe donne...

«Già, su quel set accadeva il contrario di quello che succede nella vita reale, dove in genere sono i maschi a decidere tutto! Nella mia carriera ho lavorato con molte donne che, a differenza degli uomini, danno indicazion­i e consigli, più che ordini. E in questo sono migliori, per non dire superiori a tanti maschi. E poi sono forti dentro. L’ancella DiFred è un esempio: vive in un incubo, ma trova l’energia per andare avanti».

Lei continua a lavorare per il cinema: in The Last Race, che vedremo nel 2018, ha interpreta­to il velocista e missionari­o scozzese Eric Liddell. Si è allenato molto?

«Sì, e non è stata una passeggiat­a. Pur praticando vari sport, dal nuoto all’equitazion­e, ho dovuto imparare a correre anche sotto la pioggia e la neve».

Ha affrontato ruoli di ogni genere, dal Gesù nella pièce teatrale Son of Man al transessua­le del film Pretty/Handsome. Il più impegnativ­o?

«Sicurament­e Son of Man di Dennis Potter, recitato a teatro anni fa, è stata una delle prove più faticose della mia vita, sia dal punto di vista fisico che psicologic­o. Anche perché sul set puoi riposarti nelle pause, a teatro ero quasi sempre in scena. Però ho amato e amo tutti i miei personaggi».

Suo padre è fotografo, sua madre scrittrice, e sono quasi tutti artisti anche i suoi fratelli e sorelle (cinque compreso il suo gemello Jacob, ndr). Merito dell’educazione?

«I miei ci hanno cresciuto soprattutt­o con un grande senso della famiglia e incoraggia­ndo il dialogo. E poi ci hanno anche trasmesso la loro passione per l’arte e la letteratur­a, fin da piccoli».

È vero che lei da bambino era un bullo?

«Forse ero un po’ bulletto... ma in modo soft, verso i sette anni.Anche se mia sorella Martha dice che a 10 anni ero bravissimo. Non so quale sia la verità, forse tra i 7 e i 10 anni sono passato da monello a modello... Non ricordo molto, a dire il vero».

Sta per iniziare le riprese della seconda stagione di The Handmaid’s Tale. Cosa dobbiamo aspettarci?

«Io stesso non so ancora nulla! Ma questo personaggi­o mi è restato addosso e non vedo l’ora di tornare sul set».

Verso i 7 anni ero un po’ bullo, dicono, anche se mia sorella sostiene il contrario e io non ricordo. Forse sono passato da monello a bambino modello.

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 ??  ?? Sopra, Joseph Fiennes con Elisabeth Moss (35) in The Handmaid’s Tale e nel film The Last Race, storia del velocista e missionari­o scozzese Eric Liddell, che vedremo nel 2018. A lato, l’attore inglese con la moglie Maria Dolores Dieguez, attrice...
Sopra, Joseph Fiennes con Elisabeth Moss (35) in The Handmaid’s Tale e nel film The Last Race, storia del velocista e missionari­o scozzese Eric Liddell, che vedremo nel 2018. A lato, l’attore inglese con la moglie Maria Dolores Dieguez, attrice...
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Joseph Fiennes col fratello Ralph (54), anche lui volto del grande schermo (tra i suoi film, The Grand Budapest Hotel).
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