Chi non balla è spacciato
AMMORE E MALAVITA ARRIVA UN MUSICAL CHE MESCOLA SCENEGGIATA E POP, MAFIA E LOVE STORY. FIRMATO DAI REGISTI DI JEEG ROBOT testi di Roselina Salemi
Un po’ di Gomorra e di James Bond. Un pizzico di Flashdance, Grease e La La Land. Shakerate il tutto con la sceneggiata e avrete Ammore e malavita, la complicata love story tra Fatima (Serena Rossi, a pagina 38 c’è la sua intervista) e il killer Ciro (Giampaolo Morelli). Lui, ex fidanzatino adolescenziale di Fatima, era stato assoldato da donVincenzo Strozzalone,“re do’ pesce”. Lei, diventata infermiera, vede il boss camorrista fingersi morto in ospedale (è il trucco per fuggire indisturbato su un’isola esotica) e come testimone deve morire. È Ciro che deve ucciderla, ma come potrebbe dopo averla ritrovata e baciata? Fuggono attraversando una Napoli surreale, perseguitati dalla terribile moglie di donVincenzo (Claudia Gerini), che ha ordinato di farli fuori. Nonostante le stragi, tutti cantano: i malati in ospedale, i morti-zombie, i turisti in cerca dell’esperienza estrema, cioè essere scippati a Scampia, come in
Gomorra. Film divertente e divertito, cinefilo, colorato, kitsch. Firmato dai Manetti Bros (Jeeg Robot), in concorso a Venezia, non ha vinto niente, ma il pubblico lo premierà.