Penn, metti giù la penna!
SI INTITOLA BOB HONEY WHO JUST DO STUFF IL PRIMO ROMANZO FIRMATO SEAN PENN. SE VOLEVA ESSERE L’INIZIO DI UNA NUOVA CARRIERA, È ANDATA MALISSIMO
S“Sembra che il deserto stesso sia stato disertato”. È la prima descrizione in cui ci si imbatte in Bob HoneyWho Just Do Stuff (Bob Honey
che fa cose), romanzo d’esordio di Sean Penn. Continuando, ecco fioccare altre perle: “L’inutilità di un mondo dove brandizzarsi vuol dire essere” e “uno scetticismo ultra-violento verso la mediocrità del mondo moderno”. Fino ad amplessi dettagliatissimi e imperscrutabili :“Non è mai stato attratto dall’ infantilismo psicosessuale oda fantasie pedofile. Dopo aver fatto l’amore, disse: Bella vagina. Sembra quasi il Vietnam”. Sarà per questo che le recensioni dei critici letterari di tutto il mondo sono state pressoché unanimi: un disastro. L’americano The NewYork Times lo definisce “un enigma incomprensibile imbevuto di follia”, l’inglese The Guardian lo liquida come “repellente e stupido a tutti i livelli”. Una sola difesa, ma di spessore: Salman Rushdie l’ha trovato “distopico e divertente”. E dire che l’intenzione di Sean era scrivere una satira sull’attualità, dai movimenti femministi (“una crociata da poppanti ”) all’ amministra zio n eT rump (“siamo una nazione in mano a un assassino”). Dopo l’ultima regia fischiata a Cannes nel 2016 (Il
tuo ultimo sguardo, con l’ex Charlize Theron), fa cilecca anche in libreria. All’ orizzonte c’ è una serie tivù,TheFirst, sci-fi ambientato su Marte, che sarà rilasciato su Hulu: speriamo vada meglio.