Musica Ombre, amore e mare
PRONTO A BISSARE IL SUCCESSO DI ONE DAY, ASAF AVIDAN CI INCANTA CON I SUOI AMORI TORMENTATI
Asaf Avidan, il menestrello di Gerusalemme, cresciuto in Giamaica con il mito di Bob Dylan, Nina Simone, Leonard Cohen e Bob Marley, salirà una volta sola su un palco italiano (Paese che ama, si è pure comprato una casa nelle Marche) per presentare The Study on Falling, il suo ultimo disco uscito lo scorso novembre. Lo farà il 5 maggio all’Auditorium Fondazione Cariplo di Milano in compagnia delle sue chitarre e appoggiandosi alla sofferenza della sua voce androgina, che ogni volta sembra sul punto di spezzarsi: «Non mi piace mettermi a mio agio e quindi devo sempre sperimentare. Nell’ultimo disco l’ho fatto portando all’estremo quelle esperienze che possono farti barcollare e poi cadere, costringendoti ad affrontare i tuoi demoni», racconta.Avidan l’antistar, che appena può fugge da tutto e da tutti. E che se potesse rinascere vorrebbe fare il contadino, per zappare la terra andando a vivere in campagna. Oppure si rintanerebbe davanti alle onde del mare. È successo per registrare l’album (a Malibu), ma anche per cercare l’ispirazione: «Non scrivo ogni giorno ma solo quando trovo un’oasi di pace. Il mare per me è tutto». Il songwriter 38enne appena può canta l’amore, soprattutto se sofferto e legato a una storia che finisce: «Anche quelle più belle nascondono ombre e fantasmi. Che generano meglio di ogni altra cosa le emozioni che voglio raccontare».