XXXTentacion
Look at me! Così urlo guardando tutti negli occhi. Canto, rido, mi arrabbio, lancio i miei versi come fossero proiettili e mi butto tra la folla che ha le mani sollevate al cielo, illudendomi, per un attimo, di essere felice.A quelli come me la vita non fa regali, non apre mai le braccia per accoglierti, e se non trovi in fretta il modo per restare a galla, allora sei fregato. Io l’ho trovata nella musica, la mia via di sopravvivenza, scommettendo su di me quando nessun altro era disposto a farlo. Sballottato di qua e di là da due genitori che non potevano prendersi cura di me, sono cresciuto testardo e selvaggio come certi fiori sbucati dal cemento, sbagliando tutto quello che era possibile sbagliare, picchiando per non essere picchiato, espulso dal coro della chiesa e dalla scuola per risse e pestaggi, fino a quando il riformatorio non divenne la mia nuova casa. Pensavo che il mio futuro sarebbe stato questo, che non avrei mai visto il cielo se non attraverso le sbarre di una cella, e invece fu proprio in carcere che conobbi Ski Mask the Slump God (rapper con cui collaborò, ndr) e capii che la musica poteva davvero salvarmi la vita.
NON SO STARE LONTANO DAI GUAI
Due minuti del beat urlato di Look at me! (hit del 2015, ndr), la mia follia espressa con grida e sussurri, battute distorte e suoni veloci, ed eccomi catapultato in cima al mondo, a nemmeno 18 anni. Dovrebbe bastarmi questo per rigare dritto, e invece più cerco di tenermi fuori dai guai più finisco per caderci dentro, continuando a entrare e uscire dal carcere. Forse è una maledizione che mi porto dietro, è il mio passato che non smette di martellare alle tempie, ma io sono fatto così, con i miei dreadlocks e le frasi tatuate sulla pelle a raccontare la mia storia. Un rapper che, con la sua follia, ha catturato milioni di persone e si illude di poter essere felice, quando il pubblico grida in coro il suo nome. Carmen Scotti