Natalie Portman
POPSTAR NEL NUOVO FILM, SI È PREPARATA DA VERA SECCHIONA: HA CHIESTO CONSIGLI ALLA CANTANTE SIA E HA STUDIATO TANTO. ANCHE CON IL MARITO BALLERINO
In Vox Lux di Brady Corbet, tra i film più controversi e interessanti visti al Lido (non si conosce, al momemto, la data d’uscita), Natalie Portman interpreta la popstar Celeste - un po’ Madonna, un po’ Shakira, un po’ Lady Gaga - trucco marcato, acconciature eccentriche. Nulla a che vedere con la donna dolce, gentile ed eterea che incontriamo aVenezia.
Dopo il balletto ne Il cigno nero (film per cui ha vinto l’Oscar nel 2011) ora si è impegnata nel canto. Quale esperienza l’ha coinvolta di più?
Si tratta di due esperienze differenti e non paragonabili. Per Vox Lux ho avuto la libertà di creare il personaggio insieme al regista. Uno dei momenti più belli è stato quello in cui ho ascoltato i consigli della vera popstar Sia, che ha realizzato le canzoni originali. È una donna incredibile che, oltre a cantare, balla magnificamente.
Come ha preparato il ruolo di Celeste?
Ho visto molti documentari sulla musica pop. Ogni popstar che ho studiato ha aggiunto un dettaglio al mio personaggio.
Per le coreografie come ha lavorato?
Le coreografie sono state curate da mio marito (il ballerino francese Benjamin Millepied, ndr), dunque facevamo le prove direttamente a casa divertendoci un sacco! La registrazione delle canzoni è stata una parte altrettanto divertente: cantare non è il mio mestiere e ho molto rispetto per chi lo fa di professione.
Lei è una vera diva del cinema. Si è riconosciuta in qualche aspetto della popstar Celeste?
C’è molta differenza tra una popstar e un divo del cinema. Una popstar viaggia in tutto il mondo e ha intorno a sé una “famiglia di lavoro”. Questo può alterare i rapporti con la sua vera famiglia e il mondo esterno. Per gli attori come me invece quando stacchi dal set, stacchi totalmente. E puoi tornare ai tuoi affetti.