Musica Oro, alla maniera di Gué
GUÉ PEQUENO TORNA CON SINATRA. UNA SUMMA DEI SUOI MANTRA: SESSO, SOLDI, DROGHE E… MANGO
È tutta questione di arroganza, di cui Gué Pequeno è sempre andato orgogliosissimo. Settimana scorsa è uscito il suo sesto disco da solista e l’ha chiamato Sinatra (modesto, appunto). I testi non tradiscono la sua filosofia: soldi, donne, lusso in deriva kitsch, droghe varie, sesso (senza amore). Zero tabù, storie volutamente esplicite. Roba forte per uno che è nato il giorno di Natale, ma un po’ è parte del gioco. Se lo fanno i ragazzini che spopolano con la trap, perché non dovrebbe farlo lui che a partire dai Club Dogo in quella scena si era posto come re? E infatti il 16 marzo 2019 si prende pure il Forum d’Assago, palco raro per i colleghi di genere (Ghali a parte). I suoni pure sono in stile Gué, con qualche sconfinamento nel latino, nel sound caraibico, reggaeton e, come se fosse una tassa, nella trap. Ma confermano la sua scommessa: scrivere e pensare come se non fosse musicalmente italiano. In questo l’ha aiutato aver viaggiato fin da ragazzino tra Berlino, New York e la Francia. Come rap impone, sono tantissimi gli ospiti: i vecchi amici Marracash e Luchè e quelli nuovi come Elodie, Frah Quintale e Sfera Ebbasta, suo nuovo socio in affari. Il brano più sorprendente è Bling
Bling (Oro), sul campionamento di Oro, il pezzo cult di Mango degli anni 90. Lo ricordavamo mieloso ma Gué (stravede per la canzone) ci ha rovesciato su un testo alla sua maniera. Da (ri)ascoltare.