Michael Bublé «Ritorno (felice) alla musica»
Due anni fa, il ritiro dai palchi per stare accanto al figlio, colpito da un cancro. Ma ora che la battaglia più dura è stata vinta, il crooner canadese si rimette in pista, con un disco e un tour mondiale
«Stronzi!». Michael Bublé non usa mezzi termini per definire i tabloid inglesi che, qualche settimana fa, hanno diffuso la falsa notizia del suo ritiro definitivo dalla scena musicale. La cosa ci ha rallegrato per due motivi: innanzitutto perché abbiamo scoperto che anche il crooner canadese – l’artista d’altri tempi cresciuto a pane e Frank Sinatra, l’uomo che qualunque suocera vorrebbe avere come genero – ogni tanto sbotta. E poi perché, in effetti, la sua voce calda e pastosa ci era proprio mancata in questi ultimi due anni. A interrompere il digiuno dei fan è arrivato da pochi giorni Love, il nuovo disco che segna il ritorno ufficiale di Bublé in studio dopo lo stop dovuto alla malattia diagnosticata nel 2016 al figlio Noah, di appena tre anni (una rara forma di cancro, ora guarito). E, a ulteriore conferma della grande voglia dell’artista di tornare al lavoro, si è aggiunto l’annuncio di un tourkolossal che partirà a febbraio dagli Usa (in Italia non arriverà prima di settembre 2019). «Ho dovuto prendermi una pausa dalla musica, anche se non l’avrei voluto. Ma resterò con voi ancora per molti anni», ha confermato durante il suo “passaggio” nel nostro Paese.
UNA SOMMA DI SENTIMENTI
Tutto merito di nonno Demetrio, originario di Preganziol in provincia di Treviso, se noi adesso abbiamo Michael Bublé: è stato lui a spingere il nipote, ancora teenager, dietro a un microfono. Il primo album, omonimo, è arrivato nel 2003. Poi ne sono arrivati molti altri, per un totale di 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo, oltre a quattro Grammy Award. E proprio in questi giorni è arrivata anche la
consacrazione della “stella” sulla Walk of Fame hollywoodiana. Nelle sue canzoni tanto swing, grandi classici del jazz e omaggi ai suoi punti di riferimento artistici, da Tony Bennett a Ella Fitzgerald. «Suppongo che il talento che mi contraddistingue sia proprio quello di saper reinterpretare brani leggendari, riuscire a immaginarli in un modo nuovo», ha spiegato. Così in
Love troviamo pezzi intramontabili del repertorio americano, da
Unforgettable a My Funny Valentine: «Volevo raccogliere una serie di canzoni che potessero funzionare come dei piccoli racconti, per esporre la mia teoria sull’amore». Naturalmente non solo di amore romantico si parla, ma di un frullato di sentimenti influenzato dal dramma della malattia del figlio. Per averne un assaggio basta ascoltare
Forever Now, l’inedito scritto dallo stesso Bublé: «Il testo è in parte autobiografico, ma l’ho comunque voluto lasciare aperto perché ognuno potesse interpretarlo a modo suo». Lo farà dal vivo? Almeno per il momento, confessa di non sentirsi pronto.
DISCO DI NATALE? SÌ GRAZIE!
In realtà l’artista di Christmas, uno dei dischi natalizi più di successo della storia, è tornato a fare la “sua” musica, ma con un tocco di saggezza in più: in cima ai pensieri la famiglia (la moglie Luisana Lopilato, i figli Noah, Elias e l’ultima arrivata Vida, nata lo scorso luglio) e di tutto il resto, chissenefrega. «Per me registrare questo album è stato terapeutico, avevo solo voglia di ricominciare a fare il mestiere che amo, con le persone che amo, nel modo che amo. È stato tutto molto naturale, sento che Love mi calza
alla perfezione, come una seconda pelle. E per la prima volta nella mia vita, onestamente non mi interessa
se venderà o meno. Non voglio nemmeno sapere in che posizione si trova in classifica, non sono neanche sui social per contare i like e ho detto a chi lavora con me di non dirmi nulla». Quanto al fatto di essere spesso definito come il “cantante del Natale”, ha assicurato che la cosa non lo infastidisce per nulla, anzi: «Forse c’è stato un periodo in cui mi preoccupavo di questo. Ma poi ho realizzato che io davvero adoro essere “invitato” nelle case di milioni di persone durante le feste». Pronte ad accendere l’albero con Michael?