Oscar Rhapsody
Musica e melting pot. Sono i veri grandi vincitori degli Academy 2019. Con qualche sorpresa. Bohemian Rhapsody è il film con più Oscar (4), record per un biopic musicale. Lady Gaga ha vinto per la canzone Shallow («Un premio per chi ha un sogno e non si arrende») e per la lacrima facile. E molte statuette sono per storie e volti “colored”, come il popolarissimo Rami Malek, figlio di immigrati SIMPLY THE BEST
Per la prima volta il miglior film è una commedia, seppur impegnata: Green Book di Peter Farrelly. Miglior regista, Alfonso Cuarón per Roma: e con lui vince anche Netflix.
ED È QUEEN MANIA
«Non ero la scelta più ovvia, visto che sono figlio di immigrati egiziani» dice Rami Malek, che ha soffiato la statuetta di miglior attore a Viggo Mortensen e Willem Dafoe (andati in bianco dopo varie nomination). Ma vincitore-ombra è anche Freddie Mercury di cui Bohemian Rhapsody ha raccontato la vita toccando il cuore di spettatori d’ogni età, con un incasso record per un biopic musicale (600 milioni di dollari). Un premio politically correct: «È la storia di un uomo gay figlio di immigrati. Proprio come me».
I FAVORITI DEL LOOK
Se ci fossero gli Oscar al fascino, lo vincerebbero loro. Charlize Theron, bellissima anche coi capelli neri, chicchissima in Dior. E poi i due attori più giovani, belli e pure bravi: e se nel film La favorita sono uomini di corte un po’ imparruccati, sul red carpet hanno stregato le fan.
IL PIANTO DI OLIVIA (E DI GLENN CLOSE)
«Oh Glenn, non avrei voluto soffiarti la statuetta... Oh che cosa assurda e comica, di sicuro non accadrà mai più». Così, tra risate e lacrime, Olivia Colman, la strepitosa regina Anna de La favorita, ha accolto l’Oscar come migliore attrice. Che i critici avrebbero dato a Glenn Close, per meriti di carriera se non per The Wife.
BLACK PANTHERS
Finita l’era degli “Oscar so white”, il 2019 marca la rivincita degli afroamericani e del melting pot. Nero arrabbiato ma con verve comica, Spike Lee (BlacKkKlansman, miglior sceneggiatura non originale) ha ricordato la storia al grido di «fate la cosa giusta alle prossime elezioni». E mentre Black Panther ha conquistato tre Oscar “tecnici”, Mahershala Ali (Green Book) e Regina King (Se la strada potesse parlare) hanno dato colore alle statuette dei migliori attori non protagonisti.
LOVE IS IN THE AIR
Chiamato per l’Oscar, Rami Malek non smetteva di baciare Lucy Boynton («Mi hai rubato il cuore» ha detto poi ringraziandola). Ma sembravano innamorati anche Lady Gaga e Bradley Cooper mentre cantavano Shallow...