James Corden Ho sempre paura che mi licenzino
Spopola in rete, in tivù, a Hollywood. Il suo Carpool Karaoke ha 1 miliardo e mezzo (!) di visualizzazioni. La forza di James Corden? L’umiltà. Oltre a una contagiosa voglia di ridere e cantare
come fa a far tutto?
È una stella della tivù inglese e americana ma la sua fama è ormai planetaria – per non dire virale - su Youtube. James Corden ha fatto cantare e ridere i volti più pop del mondo, da Lady Gaga a Michelle Obama passando per George Clooney e Julia Roberts, totalizzando oltre un miliardo e mezzo di visualizzazioni con i video di quel Carpool Karaoke che molti gli copiano ma nessuno sa fare come lui. Basta guardarlo in rete per capire la forza del 41enne showman britannico. Faccia tonda sempre allegra, spontaneo, umile, con la capacità di vedere il lato buffo di ogni situazione o di crearlo con la fantasia. Ed è così contagioso vederlo sempre pronto alla risata, anche autoironica. Da cinque anni ha conquistato gli Stati Uniti, dov’è stato chiamato a condurre The Late Late Show sulla Cbs, al punto di essere tra i presentatori più acclamati dell’ultima cerimonia degli Oscar. E proprio sul palco degli Academy ha saputo far ridere il pubblico sul suo stesso, forse unico, insuccesso: il flop del film Cats di Tom Hooper, criticata versione cinematografica del musical di Andrew Lloyd Webber che è una pietra miliare della cultura pop anglosassone (da noi esce il 20 febbraio). James si è presentato con il costume da gattone bianco e nero del suo personaggio, Bustopher Jones, insieme alla collega Rebel Wilson, la bianca e rossa Jennyanydots. «Nessuno più di noi Cats sa quanto siano importanti gli effetti speciali» hanno detto i due annunciando la statuetta per i “visual effects” e riferendosi all’uso infelice del digitale nel musical, dove il pelo dei gatti è ricostruito al computer. E giù applausi da Oscar per la loro performance felina tra leccatine e zampate al microfono.
ESORDIO IN MUSICAL
James Corden è comico anche nelle interviste. Raccontando come si fosse preparato al ruolo ha detto: «Mi piace calarmi totalmente in una parte, perciò ho fatto cose da micio ogni giorno: non sono più andato in bagno, ho usato la sabbietta...». Oppure: «Nel film sono un gatto ciccione, per questo sono così
incredibilmente in forma!».
E ancora: «Quando sei in scena con star come Taylor Swift o Judi Dench e le vedi leccarsi la mano come fosse una zampa e passarla sull’orecchio, inizi a chiederti se non sei al centro di un’allucinazione». D’altronde James è stato chiamato a Hollywood anche perché è un asso delle performance di ogni tipo, comiche e canore, attoriali e autoriali. Nato a Hillingdon, a una ventina di chilometri da Londra, figlio di un musicista della band della Royal Air Force, ha debuttato 18enne nel musical Martin Guerre, con un paio di battute. Segue gavetta in tivù, pubblicità e teatro. A 21 anni si fa notare nella serie inglese Fat Friends. A 25 porta in tournèe The History Boys, pièce teatrale di Alan Bennett arrivata anche sui palchi di Broadway. A 28 arriva il suo primo grande successo da autore e interprete: la sit-com Gavin & Stacey, con cui nel 2008 vince un Bafta (l’Oscar inglese) come miglior attore e un British Comedy Award per il miglior programma. Da allora è un successo via l’altro: presenta i Brit Awards, recita al National Theatre (in mondovisione) One Man, Two Guvnors nel 2011, è nel cast del musical Into the Woods della Disney accanto a Emily Blunt e Meryl Streep (2014).
UN PENDOLARE A L.A.
Nel 2015 parte alla conquista dell’America: la Cbs gli offre il programma di punta della tarda serata, The Late Late Show.
«Quando siamo arrivati a Los Angeles ho detto a mia moglie (l’attrice e produttrice Julia Carey, ndr): “Non compriamo niente, affittiamo anche i mobili, perché se poi mi buttano fuori non c’è nulla di peggio che ritrovarci anche gli armadi sul gobbone”» ha raccontato in un’intervista a Ellen DeGeneres, rivelando insicurezze insospettabili. «Ho sempre paura di essere licenziato» dice alla collega che gli fa notare come sia entrato in studio affrettando il passo all’improvviso. «È il mio modo di darmi una mossa temendo che gli altri siano delusi o annoiati». Eppure i suoi Carpool Karaoke fanno audience grazie alle sue trovate stupefacenti:a
ottobre, con il rapper Kanye West, ha realizzato una puntata “Airpool”
girando in aereo con tanto di coro tra i passeggeri. Inutile stupirsi se sia sempre più richiesto al cinema. Ora è sul set di The Prom, con Meryl Streep e Nicole Kidman. Per l’accento americano ha un coach di 8 anni, Max, primo dei suoi tre figli: «È un mito, nel giro di pochi secondi passa dalla parlata British con noi genitori a quella californiana che ha coi compagni di scuola». Ma qualche incertezza da pendolare gli resta: «A volte sono terrorizzato e mi chiedo: ho già il mio lavoro, chi diavolo me lo fa fare di mettermi alla prova accanto a due mostri sacri come Streep e Kidman?».