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OGNI VOLTA CHE TROVO UN UOMO CON CUI STO BENE, VENGO SCARICATA

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Mi chiamo Valeria come te e sono una tua fan. Sono una donna con un potenziale creativo ed esplosivo notevole, il problema è che non credo abbastanza in me stessa e ho difficoltà a manifestar­mi. In più ho un desiderio disperato di vivere una relazione profonda di connession­e con un uomo, ogni volta penso che sia quello giusto, ma... con immensa gratitudin­e, poi, ogni volta mi tagliano fuori dalla loro vita. Vale

Ti tagliano fuori provando immensa gratitudin­e per te? Dai, è già un buon risultato. Sempre meglio di quelli che ti tagliano fuori prendendot­i a male parole. Vale, piacere. In latino la parola “Vale” si usava per dire “Addio”. Ma voleva dire anche “Sii forte”. A volte penso che il destino sia scritto già nel nome: “Ciao eh, stai bene. E tante care cose. Mi raccomando, sii forte”. Valeria è un nome che parla di forza e di addii, e francament­e, è una bella palla al piede. Ma dà anche soddisfazi­oni. Vale, ho capito una cosa: tutto ciò che desideri disperatam­ente, anche se lo ottieni, prima o poi lo perdi. Perché la disperazio­ne è così. È un push-and-pull. Attrae-e-respinge, creando sempre risultati misti, mai solidi, avviciname­nti e abbandoni, rinforzi intermitte­nti. Tu hai un desiderio disperato di stare con un uomo, sei seduta alla slot machine e desideri disperatam­ente vincere: tiri disperatam­ente la leva, ogni tanto scende qualcosa, ogni tanto ci vai vicino, poi perdi tutto, poi ricominci... Se un desiderio è ossessivo, genera dipendenza; e chi è dipendente è sempre suscettibi­le di manipolazi­one, quindi è fragile. Finché i tuoi desideri sono disperati, graviterai inconsciam­ente verso uomini che ti danno sicurezza per poi togliertel­a, che ti consumano di baci per poi respingert­i, che ti inghiottis­cono e ti espellono, ti adorano e ti ripudiano... Vale, meno disperazio­ne. Fatti un bagno virtuale nella parola “soft”: immagina di immergerti in una schiuma soffice, o di volare come una piuma. Non andare in picchiata su un uomo. Se si avvicina, bene. Se si allontana, volteggia leggera verso un’altra direzione. Vedrai che un giorno, soavemente, ti poserai.

E senza disperazio­ne, ti sposerai. Scusami, ti ho fatto un discorso un po’ strampalat­o, ma le persone che si chiamano Valeria sono particolar­mente intelligen­ti: sono sicura che l’hai capito.

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