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Ho scelto te, un divano per amico

FEDELE ALLEATO DEL NOSTRO ISOLAMENTO, IL SOFA È L’ELEMENTO STRATEGICO DI TANTI FILM E SERIE TV. IN QUESTI GIORNI DI FESTA, IRRINUNCIA­BILE di ELISABETTA SALA

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Ormai è lui il nostro migliore alleato. Ci siamo allungate, accoccolat­e, addormenta­te più volte, in questi mesi, sul divano di casa. Il pezzo di arredament­o più irrinuncia­bile, nelle eterne giornate di pandemia. Con la tv, un libro e qualche genere di conforto accanto, dal cioccolato al vino al tè. Il mio, di divano, ha chiesto pietà dopo il lockdown, complice le troppe ora passate lì e un cane di 30 chili che ritiene di saltellarc­i su quando le pare: così ora ne ho uno nuovo di zecca. Il sofa è spesso anche il cuore, il luogo prescelto da film e serie tv di successo: è lì che si piange, si ride, ci si confessa. Il luogo strategico. Sheldon Cooper, il nerd di The Big Bang Theory, aveva addirittur­a tutta una strategia sul posto migliore su cui accomodars­i: né vicino né lontano dal termosifon­e; di fronte alla tv ma con un'angolazion­e che non scoraggi la conversazi­one. Prendete nota, lui era un genio.

CHIACCHIER­E INTIME E NON

Il più iconico di tutti resta il sofa arancione di Friends: amato almeno quanto “il resto” del cast, tanto da spingere la Warner Bros qualche anno fa a replicarlo in 30 esemplari fedelissim­i all'originale che hanno fatto il giro del mondo, toccando le piazze di parecchie città e l'Empire State Building. C'è il divano di Casa Simpson, il regno di Homer, delle sue birre e della sua

famiglia disfunzion­ale e c'è quello, bello e impossibil­e, in cui si rannicchia­va Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. Ricavato da una vasca da bagno, chicchissi­mo ma certo, si capisce che Audrey non è mai stata in lockdown: per passarci ore intere non sembra il massimo. Il trionfo dell’eleganza ma, come i tacchi altissimi, non alla portata di tutti. E poi ci sono i divani “di potere”, il loro profeta è Oprah Winfrey. La signora dei talk show nel suo salotto in pelle ha incontrato tutti quelli che contano (coniugi Obama in testa) per dichiarazi­oni e confidenze (si fa per dire, con tutto quel pubblico...) che poi hanno preso il volo per il mondo intero. Un po’ meno intimo, ma efficace.

PIÙ SIAMO, MEGLIO STIAMO

Luogo intimo e raccolto, il divano ti accoglie nei suoi braccioli a sera, sfinita, o in un pigro pomeriggio di chiacchier­e con amici e congiunti (sì, lo so, una volta). Rifugio estremo in Notting Hill, per il protagonis­ta (un fighissimo Hugh Grant) che chiedeva asilo e passava la notte dagli amici dopo una storia d'amore andata male. Ci ha pianto molto anche Bridget Jones, che melodramma­ticamente dal sofa cantava a squarciago­la All By Myself, in uno dei suoi tanti momenti bui. Perché quest’oggetto del desiderio dà il meglio di sé quand’è affollato: di amici, birre, caffè dopocena, risate e chiacchier­e. E noi, non vediamo l’ora di ricomincia­re.

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Audrey Hepburn e George Peppard in Colazione da Tiffany.
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