Dating online, scacco al lockdown
IL 2020? UN ANNO D’ORO PER LE APP DI INCONTRI, CHE HANNO REGISTRATO PIÙ ISCRIZIONI E TEMPO DI UTILIZZO. RAFFORZANDO IL
TREND DEGLI APPUNTAMENTI DIGITALI
Avviso ai naviganti, ovvero agli internauti che, alla ricerca di un’anima gemella per la vita o soltanto di qualcuno con cui passare ore liete, stanno solcando il mare sempre agitato delle relazioni d’amore e dintorni in questi tempi percorsi dalla tempesta pandemica. Per loro, in questo annus horribilis ci sono state robuste zattere di fortuna. Sono le app di incontri, per single ma non solo, che, in seguito alla pandemia, hanno registrato un aumento esponenziale di iscritti. Il fenomeno è quello del dating online, un metodo sempre più utilizzato per conoscersi, trovare l’amore e fare sesso. In un ordine assolutamente casuale. In pratica, se da un lato il Covid con le sue nefaste conseguenze ci ha chiuso in casa e (quasi) gettato la chiave, dall’altro ha moltiplicato le occasioni (almeno quelle virtuali) di contatti. Per esempio, la app Inner Circle ha visto in quest’ultimo anno triplicare gli utenti, divenuti 3 milioni nel mondo. Un dato che ha spinto il management a promuovere un sondaggio. Su 60mila italiani, più della metà, cioè 36mila, si sono iscritti nel corso degli ultimi 12 mesi, come è emerso da un questionario.
IN CHAT E ADDIO SOLITUDINE
Alla domanda sul perché, quasi la metà (il 46%) ha tirato in ballo la pandemia che li ha fatti sentire soli. Infatti, per il 15% degli intervistati l’app è l'unico modo per incontrare persone nuove in questo momento storico. Quindi se da un lato con le restrizioni del lockdown è diventato tabù persino invitare qualcuno a bere un caffè e figuriamoci la serata romantica, quella che prelude alla love story del secolo o a una di quelle avventure che ti rimettono al mondo, dall’altro si ha molto più tempo per chattare. Ma se si ha più tempo una sola app rischia di annoiare. Infatti, se in passato i 9 milioni di italiani (secondo i dati del Center for Economics and Business Research) che fanno dating online erano abitudinari (meno del 20% aveva installato due app), oggi c’è chi arriva a utilizzarne anche 4 o 5. Tra le preferite c’è Tinder, che con un semplice swipe permette di scegliere tra i probabili partner. Durante la quarantena gli swipe tra i membri di Tinder sotto i 25 anni sono aumentati del 67%. Ma nell’iperuranio digitale c’è di tutto, da Bumble, che riconosce alle donne il privilegio di avviare il primo contatto con un uomo, a Grindr, rivolta a un target maschile gay. A classificarle tutte ci ha pensato Lanottedivenere, magazine online, una guida alle piattaforme, catalogate e recensite in base alle caratteristiche. Insomma, cambiano i nomi e le interfacce ma per tutti gli utenti, che, secondo Altroconsumo, hanno tra i 25 e i 45 anni, vivono nelle grandi città e sono diplomati o laureati, l’obiettivo è univoco e si riassume in tre parole: voglia di conoscere. Poi da cosa nasce cosa. La frequenza con cui usano le app? Fino alla fine del 2019, cinque giorni la settimana per la maggior parte degli utenti. Un terzo di tutti loro per minimo un’ora. Ma nel corso del 2020, tutte le app hanno registrato un picco di attività perché a cambiare sono state anche le abitudini. Stando ai dati di Inner Circle, il 40% degli intervistati dice di aver passato più tempo sulle app.
CI GUARDIAMO UN FILM? Quarantena e coprifuoco hanno dato origine ad altri modi di “incontrare” l’altro/a. Il nuovo trend è quello degli appuntamenti digitali: dalle degustazioni al brunch, dalla visione di un film al videogioco Animal Crossing, si fa tutto insieme, ma rigorosamente a distanza. Insomma, non si può uscire? E le app si adeguano. Persino Happn, 95 milioni di utenti nel mondo, di cui 1,8 in Italia, la cui peculiarità è la geolocalizzazione, che ti aiuta a ritrovare chi hai incrociato dal vivo. “Omaggio” da pandemia, la app ha aumentato il raggio di azione, dai classici 250 metri a 90 km. Un anno con i fiocchi il 2020 anche per il re dei social network, Facebook, che ha lanciato Dating, la nuova funzione per permettere ai single di mettersi in contatto, che ha registrato nei 20 Paesi in cui è attiva da un anno oltre 1,5 miliardi di match. Insomma, il periodo appena trascorso ha lasciato dietro di sé un po’ di macerie: siamo più fragili e spaventati. Ma non ha distrutto il desiderio di creare legami. Vuoi vedere che le app di incontri, più che zattere sono dei veri tender, che dall’online ci faranno sbarcare sull’offline?