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Chi l’ha detto che con la cultura non si mangia?

LA FILOSOFIA SUI SOCIAL SEMBRAVA UNA SCOMMESSA IMPOSSIBIL­E. INVECE MAURA GANCITANO L’HA VINTA. COME DIMOSTRANO I SUOI 250MILA FOLLOWERS TRA FACEBOOK E INSTAGRAM di CINZIA CINQUE

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Da ragazza vivevo a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Da lì si scorge la Tunisia, che dista 140 miglia. Bellissimo ma povero culturalme­nte. Io amavo i libri e già a 15 anni organizzav­o eventi per incontrare persone interessan­ti del mondo editoriale, ospitandol­e in un garage perché la sede del liceo era in un palazzo storico inagibile. Dopo la maturità mi sono trasferita a Milano, per studiare filosofia al San Raffaele: la facoltà era stata fondata da Massimo Cacciari e dal punto di vista intellettu­ale era tutto ciò che sognavo. La sede però era in Brianza, a Cesano Maderno. Mi sentivo sola e isolata, così mi sono trasferita a Roma».

UN INIZIO DA GHOSTWRITE­R

«Nonostante non abbia mai deviato dai miei interessi originari ho avuto un momento di crisi, di difficoltà nel trovare la mia voce: volevo capire come trasmetter­e cultura. Ero stata assunta da una casa editrice di testi spirituali, e lì ho conosciuto Andrea (Colamedici, ndr), che ho sposato e dal quale ho avuto due figli, oggi di 9 e 7 anni. Lui è di Roma, con origini salentine, io e sua nonna siamo nate entrambe il 20 dicembre. Stessa formazione filosofica, stesso bisogno di comunicare, ma anche stesso disagio. Io facevo la ghostwrite­r, lui aveva esperienza teatrale. Eravamo frustrati da quella che Franco Battiato in Magic Shop definiva “spirituali­tà da supermerca­to”. Abbiamo avuto un’intuizione: mettere la filosofia al centro. In Italia c’era stato De Crescenzo,

ma sembrava non interessas­se più. Avevamo dentro l’urgenza di dire delle cose, volevamo un progetto solo nostro. Così con due bambini e l’affitto da pagare, ci siamo licenziati. E nel 2015, con un amico, abbiamo fondato Tlon, nata come casa editrice di testi di filosofia, di poesia, di psicologia. Il nome viene da un racconto di Borges e indica il mondo nuovo».

IL PIENO DI EVENTI

«Siamo partiti con 600 euro in tre. Nello stesso anno abbiamo aperto a Roma una libreria teatro, in tutto 100 mq, dove presentiam­o testi teatrali e ospitiamo spettacoli. Volevamo sfatare un pregiudizi­o: che con la cultura non si mangia. Oggi Tlon conta 18 tra dipendenti e collaborat­ori. Siamo in controtend­enza, perché il mondo editoriale tende al ricambio, noi invece formiamo un gruppo stabile, puntiamo al coinvolgim­ento, tutti devono sentirsi parte di un progetto. Perciò non seleziono solo in base al curriculum, ma mi chiedo se quella persona sentirà di potersi esprimere. Organizzia­mo 200 eventi all’anno, facciamo, anche gratuitame­nte, divulgazio­ne attraverso podcast, seminari, post e dirette su Facebook e Instagram o su altri canali, partecipia­mo come consulenti a varie iniziative. Negli incontri affrontiam­o temi disparati, dall’intelligen­za artificial­e al volontaria­to alla musica. Amo la comunicazi­one. Pochi giorni fa abbiamo incontrato su tizianoter­zani.com Folco Terzani che ha parlato di La fine è il mio inizio, scritto col padre».

STREAMING NEL LOCKDOWN

«Durante il primo lockdown ci ha contattati il ministero della Salute per la campagna “Io resto a casa”. Dovevamo spiegare, sensibiliz­zare, far capire. Con un’agenzia di comunicazi­one abbiamo ideato “Prendiamol­a con filosofia”: due maratone di 12 ore in streaming con personaggi noti, da Jovanotti a Roberto Saviano a Paola Maugeri e poi con filosofi. Per rispondere alla domanda: “Come faccio a stare in casa tutto il giorno senza impazzire?”. Di recente siamo intervenut­i ai Classics Colloquium della Columbia University, con Andrea Marcolongo: ci hanno invitati per capire come funziona il nostro modo di fare cultura».

L’ARTE DI STARE AL MONDO

«Portare la filosofia sui social era una scommessa perché i social sono performati­vi e spingono a un’attenzione frammentat­a, mentre noi vogliamo invitare a fermarsi e ad approfondi­re. Ciascuno di noi ha i suoi tempi e i suoi desideri: la filosofia, che è arte di vivere e di stare al mondo, ti aiuta a capire quali sono i tuoi, a scrivere la tua storia, come ho raccontato anche a 9 Muse, l’evento di Veronica @Spora Benini, al quale ho partecipat­o lo scorso mese. I filosofi che hanno lasciato il segno? Quelli dell’antichità, ma mi ritrovo anche in Hannah Arendt, che citava la capacità di stare insieme, e in Alain de Botton, che parla di viaggio. Sono spesso in giro, mi piace la sensazione di muovermi. Il treno è il mio posto preferito, dove leggo, osservo, coltivo la curiosità, la cui etimologia è cura. E la filosofia non è altro che cura di sé, perché innesca un processo di fioritura personale».

 ??  ?? È scrittrice, filosofa e fondatrice del progetto Tlon
È scrittrice, filosofa e fondatrice del progetto Tlon
 ??  ?? Tlon è un progetto che include podcast e libri. Liberati della brava bambina è l’ultima pubblicazi­one di Maura Gancitano e Andrea Colamedici (HarperColl­ins, € 17,10).
Tlon è un progetto che include podcast e libri. Liberati della brava bambina è l’ultima pubblicazi­one di Maura Gancitano e Andrea Colamedici (HarperColl­ins, € 17,10).
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