Trieste, il bello di essere glocal
COSMOPOLITA E INTIMA, CLASSICA E ANTICONFORMISTA: LA CITTÀ GIULIANA È UN MIX&MATCH UNICO (CON UN TOCCO MOLTO FEMMINILE)
Cherchez la femme, penso mentre passeggio per Trieste. Già, perché se il capoluogo del Friuli Venezia Giulia è famoso per aver dato i natali a uomini illustri vedi Italo Svevo e Umberto Saba, la sua essenza è puramente femminile. Prendi il Borgo Teresiano, conosciuto come la città nuova (si fa per dire, visto che risale alla metà del Settecento): si chiama Teresiano in onore della donna che l’ha voluto, Maria Teresa d’Austria, Signora di Trieste dal 1740 al 1780, prima e unica donna degli Asburgo a ereditare il governo dei vasti possedimenti della casata austriaca. Il suo Borgo (uno dei primi esempi di urbanizzazione moderna disciplinata da un piano regolatore!) non solo è bello architettonicamente, ma è pure molto funzionale. Un esempio è il braccio di mare del Canal Grande, che dal mare Adriatico s’inoltra fino alle rotondità della chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo per consentire un comodo approdo alle navi mercantili direttamente in centro. Con un piglio da vere regine, poi, le donne di Trieste frequentavano i caffè da sole, o meglio in compagnia di una sigaretta, quando nel resto d’Italia un comportamento simile avrebbe fatto scandalo. Per vedere queste donne emancipate in azione basta andare al museo Revoltella (museorevoltella.it), dove sono protagoniste dei disegni e degli affiche di un altro triestino illustre, Marcello Dudovich, padre della cartellonistica pubblicitaria moderna. E per fare come loro e mettersi in posa in un bar c’è l’Antico Caffè San Marco (@anticocaffesanmarco) dal 1914 semplicemente il caffè letterario (con tanto di casa editrice e libreria) più amato della città. Oltre a svago e cultura, lo storico
locale offre anche un raffinato menu firmato dallo chef Matija Antolović. Lui, i suoi piatti li chiama «sciocchi» perché, in nome del back to basic, rivendica che «la cosa davvero importante in cucina sono le materie prime». Comunque, quando assaggio le sue creazioni - dalla pasta e seppie ai calamari e ceci, per non dire della torta Esterhazy - mi sento tutt’altro che stupida. Atmosfere storiche e ottimi drink in pieno centro anche al Berlam Coffee Tea & Cocktail, bar dell’hotel DoubleTree Hilton (hilton.com), dove è possibile pure dormire in camere chic a prezzi