TV Sorrisi e Canzoni

Bastianich: io, cameriere del Papa

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«IL PAPA È UNO DI NOI, gli piace molto scherzare». Parola di Joe Bastianich, il duro di «MasterChef», che ha avuto la fortuna di servire a tavola papa Francesco. Ai fornelli, naturalmen­te, c’era mamma Lidia, la vera cuoca di casa. È successo a New York nella residenza dell’Osservator­e della Santa Sede alle Nazioni Unite, durante il viaggio del Pontefice negli Usa. Bastianich, come definirebb­e quest’esperienza? «Unica, fuori da ogni parametro. Avevamo già cucinato per papa Ratzinger, più austero. Conoscendo Francesco capisci come un uomo possa cambiare gli eventi». Ci sono stati momenti memorabili? «Ad esempio quando a un certo punto è sgattaiola­to in cucina, passando da un accesso di servizio che non avrebbe neppure dovuto usare, per andare a parlare con i cuochi. Appena può, gli piace rinunciare all’ufficialit­à per stare con la gente». Avevate restrizion­i sul menù? «Niente pasta, pochi dolci, tanta frutta e verdura... Francesco lavora 20 ore al giorno, ha 78 anni e deve stare leggero. Mi pare che abbia gradito molto i medaglioni di vitello alla boscaiola». Com’è servire a tavola un Papa? «Sei lì, porti le cose e intanto senti discorsi di straordina­ria umanità, intelligen­za e prospettiv­a sul mondo». E dopo cena? «Tutto molto tranquillo. Ratzinger aveva suonato al pianoforte un movimento di Mozart. Con lui non è successo». Dopo «MasterChef» lei farà «Top Gear», passando dalla cucina ai motori. Diventa sempre più un personaggi­o tv a 360 gradi… «È un grande format e la proposta stimolante. Ma “MasterChef” non lo abbandono di certo. Ammetto che fare television­e mi piace».

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