TV Sorrisi e Canzoni

MISTERO IN SVIZZERA

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A destra, interno ed esterno dell’hotel Du Lac di Locarno, dove sarebbero

accaduti i fatti. Nella mappa, i luoghi coinvolti nell’indagine.

bagagli, e i tre se ne vanno insieme alle loro accompagna­trici».

«Tutto qui? E il delitto dov’è?».

«Un attimo capo, che ci arrivo. Pare che le cameriere, salite a rifare le camere, le abbiano trovate in condizioni pietose. Letti disfatti, pipì per terra e… mi perdoni, è un po’ sgradevole…».

«Noi non ci fermiamo di fronte a nulla, Antonella. Pane al pane e vino al vino. Cos’altro avrebbero trovato?».

«Brutte macchie marroni sui muri. Insomma della…».

«Ho capito, ho capito Antonella. E intanto dov’erano finiti, i tre de Il Volo?».

«All’Hotel Eden du Roc di Ascona. Un posto di lusso». «Devastazio­ni anche qui?». «Macché. Il direttore Daniel Schall li descrive così... Un attimo dottò che prendo il taccuino. Ah, ecco: “Gentili con tutti. Si sono anche fermati a parlare a lungo con i musicisti dell’albergo, mostrandos­i molto umili. Solo quando è esplosa la storia della devastazio­ne hanno dato segni, comprensib­ili, di preoccupaz­ione”».

«E chi l’ha fatta esplodere, quella storia?».

«Un giornalist­a del posto, tale Marco Bazzi, che ha raccolto le confidenze del direttore del Garni Du Lac, tale Guido Casparis. Il quale, però, ha già smentito se stesso. E qui il caso si complica…».

«In che senso ha “smentito se stesso”?».

«Nel senso che lo stesso Casparis ha già ridimensio­nato tutto, dicendo di essere stato male informato. E che nelle stanze de Il Volo c’erano solo i letti un po’ in disordine e qualche depliant per terra».

«Che razza di pasticcio. E gli accusati che dicono?».

«Ecco le loro testuali parole: “Ci siamo trovati in una camera d’albergo sporca e piena di polvere. Queste non sono le condizioni ideali per nessuno, ma ancora meno per un cantante allergico alla polvere. Il giorno seguente abbiamo cambiato hotel e probabilme­nte questa decisione ha deluso chi ci ospitava facendo scaturire una reazione assurda, falsa e ingiustifi­cabile. Ogni altra dichiarazi­one contraria è priva di fondamento e sarà sottoposta al nostro avvocato».

«Mmmh, sono parecchio arrabbiati. Be’, c’è da capirli».

«E allora? Che ne pensa dottò?».

«C’è una denuncia? Voglio dire, la polizia svizzera è stata coinvolta?». «Nossignore». «Qualcuno ha visto le stanze dopo il fattaccio?».

«Sì, ma erano già state bell’e rassettate».

«C’è una foto di quando erano “distrutte”, almeno?». «Dotto’, neanche l’ombra». «E non ti sembra strano?». «In effetti…».

«Insomma abbiamo solo le parole di una persona che non ha visto le stanze, ma dice di aver riportato una confidenza del direttore dell’albergo, il quale però ha già ritrattato».

«Che sia un caso di insabbiame­nto, dotto’?».

«Antonella, cosa è successo davvero in quelle camere non lo sapremo mai. Ma di una cosa sono sicuro: per infangare la reputazion­e di un gruppo ci vuole ben altro. Per chi ama le leggende del rock, una voce basta e avanza. Ma noi siamo gente seria, e qui non c’è lo straccio di una prova. Basta. Tutti assolti».

«Ah, che sollievo. A me quei ragazzi de Il Volo mi stanno così simpatici! Ce ne andiamo a bere qualcosa, dottò?».

«Non adesso. Devo completare la mia relazione per Sorrisi e Canzoni. Quelli mi tengono il fiato sul collo, vogliono sempre sapere tutto e non mollano finché non ho consegnato il rapporto completo. Sapessi…».

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