LA SPARATA DI SGARBI CONTRO I... PANINI
Vorrei dire la mia sulla «sparata» di Vittorio Sgarbi: recentemente il critico d’arte si è scagliato contro i «pezzenti» che si portano i panini da casa quando vanno a visitare luoghi artistici, musei oppure opere d’arte. Forse a Sgarbi non passa per la testa che per molte persone 50 euro possono fare la differenza, considerato anche il fatto che la sua disponibilità economica è molto diversa da quella della gente comune, come un padre di famiglia che fa l’operaio. Quello che ha detto mi ha particolarmente indignato e spero vivamente che indigni anche altre persone. Alla fine sembra quasi che Sgarbi pensi che l’arte deve essere a disposizione solo dei ricchi...
Salomone Giusti
Prima di tutto, complimenti per il suo nome e cognome: la sua saggezza la dichiara sin dalla carta d’identità. Quindi, come non essere d’accordo con lei? Ma a parte gli scherzi, ha ragione: Sgarbi evidentemente non ha un contatto diretto con la realtà e prendersela coi «pranzi al sacco» fa parte del suo distacco dalla vita di tutti i giorni. Io stimo Sgarbi come eccellente storico dell’arte, ma certi suoi eccessi polemici mi danno fastidio e mi fanno pensare che si tratti di un atteggiamento provocatorio di cui un uomo di cultura non ha alcun bisogno. Non credo però che ritenga l’arte qualcosa di cui solo i ricchi possono godere, altrimenti non avrebbe fatto il divulgatore in tv, usando parole semplici per spiegare a tutti i segreti degli artisti. E infine, penso che Sgarbi abbia detto con parole e modi sbagliati (un suo classico) una cosa sacrosanta: ovvero, che bisogna avere rispetto dei luoghi d’arte perché sono un patrimonio nostro, di ciascuno di noi. Nessuno a casa propria butta le bottigliette di plastica per terra, invece non è raro vedere cartacce e rifiuti in luoghi bellissimi, artistici e naturali. Pensi a come i tifosi del Feyenoord hanno ridotto la «Barcaccia» del Bernini a Roma. Quindi il problema non è avercela coi «pezzenti» che si portano i panini da casa, ma con i maleducati che non si portano a casa le carte in cui erano avvolti i panini. Basta così poco... (a.v.)