TV Sorrisi e Canzoni

COME STAI

di G. Casieri - A. Ravasio - Ed. Discipline - Fenegrò (CO)

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Sono tre quarti di giornata che mi sento senza l’aria, Sento un peso sulle spalle e torno poi leggiadra. Sto così male da capire che in realtà è tutta finzione, Te lo presento se vuoi. Lo vedo ormai Come fosse il mio migliore amico, Che s’allontana quando mi sento libera e via dai guai. Come stai? Come sei? Come dici? Cosa vuoi? E mi chiedevano «Come stai? Come stai?» Come fai? Come sei? Come dici? Cosa vuoi? Tu dimmi come stai, dimmi almeno se ci stai. Ho disegnato mille case nei miei tempi d’oro Han preso a pugni le parole che dicevo e non solo «Tu non hai niente da dare» «Tu non hai niente da ridere» E mi dicevano di stare calma Di stare zitta Di stare dritta. C’erano botte E segni sul viso, Le mani giunte E nemmeno un sorriso. C’era chi mi ascoltava solo per soldi Oppure mi voleva solo sul tardi. C’erano piatti vuoti Visi stanchi Giochi storti Luci spente Liti accese. Mia madre che mi manca anche se gira l’angolo Non trovo pace prego qualche strano angelo. Mi trovi qui da sola A raccontart­i in fila La mia storia senza filtri e senza rima. Come stai? Come sei? Come dici? Cosa vuoi? E mi chiedevano «Come stai? Come stai?» Come fai? Come sei? Come dici? Cosa vuoi? Tu dimmi come stai, dimmi almeno se ci stai. Sai è risaputo Chi ha sofferto è più evoluto Non basta che mi ascolti Qui mi serve un vero aiuto. Non basta Chiedermi «Come Stai?» Tu non sei qui per me Sei solo qui per te Ma ti ripeto che non mi basta Chiedermi... Come stai? Come sei? Come dici? Cosa vuoi? E mi chiedevano «Come stai? Come stai?» Come fai? Come sei? Come dici? Cosa vuoi? Tu dimmi come stai, dimmi almeno se ci stai. Come stai? Come sei? Come dici? Cosa vuoi? E mi chiedevano «Come stai? Come stai?» Come fai? Come sei? Come dici? Cosa vuoi? Tu dimmi come stai, dimmi almeno se ci stai.

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