TV Sorrisi e Canzoni

Liberi sognatori - Renata Fonte

«Interpreto il ruolo della prima donna vittima della mafia del Salento» spiega l’attrice. «Ancora una volta incarno un eroe di tutti i giorni, una persona coraggiosa che si batte per i valori in cui crede»

- di Andrea Di Quarto

Cristiana Capotondi nel ruolo dell’assessora pugliese uccisa per le sue battaglie contro la speculazio­ne edilizia ............

Cristiana Capotondi non è nuova a ruoli di forte impegno civile. Non sorprende quindi, dopo averla vista nei panni di Lucia Annibali – la donna fatta sfregiare con l’acido dall’ex fidanzato – che torni in tv interpreta­ndo un’altra donna coraggiosa. Nell’ultimo episodio della serie «Liberi sognatori» sarà infatti Renata Fonte, l’assessore comunale di Nardò, in provincia di Lecce, assassinat­a il 31 marzo 1984 mentre rientrava a casa, pagando così con la vita il suo impegno civile e ambientali­sta.

Un ruolo bello tosto.

«Già. Sono un’appassiona­ta di storie del nostro Paese, degli eroi quotidiani, persone che fanno della loro vita e del loro sacrificio uno strumento per perpetuare i valori. Valori molto forti che essi decidono di seguire nonostante tutto».

Come si è preparata a essere Renata Fonte?

«Ho visto tante cose sue e ho “tormentato” con un sacco di domande le sue figlie, che mi hanno molto supportata. Ho cercato di accumulare informazio­ni e poi di dimenticar­le, per cercare di restituire un racconto personale. Ho vissuto tutto con una forte partecipaz­ione. In fondo la cosa meraviglio­sa del nostro mestiere è potere toccare con mano la parte emotiva di ciò che abbiamo letto sui libri ed è diventato patrimonio culturale del nostro Paese. Ecco perché faccio molta fatica a interpreta­re personaggi che non “sento”».

Che idea si è fatta della Fonte?

«Di una persona e di una politica capace di anticipare i tempi. Una donna del Sud che in anni non sospetti aveva intuito che cosa sarebbe potuto diventare il Salento se fosse stato capace di soddisfare la richiesta di un turismo legato alle bellezze di una natura incontamin­ata. Una visione che lei ha avuto con 20 anni d’anticipo rispetto a

tutti gli altri».

È più difficile interpreta­re un personaggi­o realmente esistito?

«È bello. C’è un coinvolgim­ento diverso. Si crea un corto circuito emotivo molto intenso. E comunque ho avuto un’esperienza di estrema libertà nel muovermi all’interno della vita di Renata, proprio perché lei stessa era uno spirito libero. Non ho avvertito vincoli».

Vi somigliate in qualcosa?

«Con lei condivido il fatto di non stare mai ferma, di avere molti interessi

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CANALE 5 ore 21.10
UNA DONNA CONTRO TUTTI RENATA FONTE CANALE 5 ore 21.10

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