I messaggini? Fateli a mano
I CUCCIOLOTTI lanciano i Parlottini, degli... sms da scrivere a penna
La tendenza a sostituire il contatto umano con la comunicazione su cellulari e social non risparmia più neppure i bambini. «Per questo abbiamo lanciato una campagna e ci siamo inventati... i Parlottini» dice Alberto Grisoni, uno dei creatori di «Amici Cucciolotti», le amatissime figurine che all’inizio di ogni anno invadono le edicole con oltre tre milioni di album. «L’idea è quella di convincere i bambini a preferire la scrittura e l’incontro di persona, scambiandosi dei biglietti illustrati su cui possono scrivere i messaggi per i loro amici. Insomma non sono figurine tradizionali ma un modo per comunicare: per questo li abbiamo chiamati Parlottini». Aggiunge l’editore Dario Pizzardi: «L’intento “rivoluzionario” è quello di de-virtualizzare la comunicazione e trasformare gli “amici in rete” in una... “rete di amici” di cui ti puoi fidare».
Un’iniziativa coerente con lo spirito educativo dei Cucciolotti perché «già di per sé» continua Grisoni «le figurine combattono i giochi solitari, visto che i bambini si incontrano per scambiarle, a scuola o nei cortili».
E visto che i Cucciolotti sono anche noti tra i bambini come «le figurine che salvano gli animali», ecco una campagna benefica di dimensioni mastodontiche: «Con i proventi della collezione 2018 doneremo 10 milioni di ciotole di cibo ai cuccioli accuditi nei rifugi dell’Ente nazionale protezione animali» (cioè l’Enpa, la più antica istituzione in questo campo, fondata da Giuseppe Garibaldi nel 1871, ndr).
«Non solo» conclude Grisoni «abbiamo stretto anche una col- laborazione con la Andrea Bocelli Foundation per finanziare il progetto “Voices of Haiti” in aiuto dei bambini bisognosi con un talento per il canto. E poi, con l’Università di Siena, sosteniamo il piano internazionale di ricerca “Plastic Busters”, che ha l’obiettivo di ripulire il mare Mediterraneo dalla presenza dei rifiuti plastici
galleggianti».