COM’È DIVERTENTE DIRSI ADDIO
Alla loro quarta partecipazione alla kermesse («Si pronuncia chermèsse, con la “e” finale» ci tiene a precisare Elio) hanno un sogno: arrivare ultimi. Dopo il secondo posto nel 1996 con «La terra dei cachi», il premio della critica per «La canzone mononota» nel 2013 e la 12a posizione con «Vincere l’odio» nel 2016. «Ci stiamo avvicinando all’obiettivo» scherzano gli «Elii» in coro.
Sul palco dell’Ariston finora sono sempre saliti con celebri travestimenti: conciati da Rockets, da pupazzoni obesi, in versione afro, metal come i Kiss... «Per quest’anno si hanno aspettative altissime» nota Faso. «Ma noi siamo ometti, ormai. Siamo gli ometti degli abiti ( ride) ». Il brano «Arrivedorci» è un ulteriore saluto dopo il concerto di ad- dio dello scorso 19 dicembre al Forum di Assago (MI). E anticipa un album omonimo inciso dal vivo (in uscita il 9 febbraio) e il Tour d’addio che terminerà il 30 giugno 2018, a cui seguirà poi lo scioglimento (definitivo?) della band milanese. «La canzone racconta la fine di una bella storia. Ci siamo ispirati a “Tempo di pic-nic”, un cortometraggio di Stanlio e Ollio del 1929» svela Elio. «Quello in cui salgono in macchina, salutano più volte, ma non riescono mai a partire. Gli addii sono così: faticosi. Ed è una metafora della nostra vita».