PRIMA DI SALIRE SUL PALCO MEDITO E RESPIRO
Red Canzian inizia l’intervista con Sorrisi citando un passo del brano che porta a Sanremo: «Ne ho percorsi di chilometri, ne ho scampati di pericoli...».
La canzone si intitola «Ognuno ha il suo racconto» e Red l’ha scritta con Miki Porru (che al Festival arrivò secondo tra le Nuove proposte nel 1987). «Non la potrebbe cantare un
diciottenne e del resto io non sono più un giovanotto» scherza Canzian, storico bassista dei Pooh, che mette subito in chiaro: «Con gli altri della band in gara, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, non sarà un derby in famiglia. Chi sarà il migliore potrà dirlo solo il destino. E il pubblico. Anzi, se vincono loro sono contento! (I Pooh vinsero insieme nel 1990
con «Uomini soli», ndr) ». Il brano sanremese fa parte del nuovo album di 13 inediti «Testimone del tempo», che esce il 16 febbraio. E a maggio Canzian sarà in tour. Ma al momento è concentrato sull’esibizione: «Sarà pulitissima» anticipa. «Io sarò sobrio nel look e non suonerò il basso». Ansia del giudizio? «Quella la combatto con una buona alimentazione vegana. E mi piace meditare per rilassarmi, facendo attenzione alla respirazione: nella vita cerco sempre l’equilibrio» dice l’artista. «Il segreto della felicità è l’equilibrio tra quello che hai, quello che sei e quello che fai». E intanto ricorda i primi Sanremo seguiti da bambino, al suo paese: Quinto di Treviso. «All’epoca i libriccini con i testi delle canzoni si trovavano nelle botteghe degli alimentari» racconta. «Mia mamma Caterina, da tutti ribattezzata la Giannina, mi mandava a comprarli. Oggi ha 97 anni ed è sempre stata la mia prima fan: mi guarderà in tv anche stavolta».