TV Sorrisi e Canzoni

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a te, Cesare: tu che hai fatto lo scientific­o, perché non ti sei messo nei nostri panni e hai previsto qualche data dopo il 15 luglio? Perché non hai pensato un po’ di più anche a noi poveri fan «maturandi»?

Alessia

Cara Alessia, premetto che Cesare è un cantautore che amo tantissimo e che la sua nuova canzone che si sente in radio, «Nessuno vuole essere Robin» è un capolavoro, l’ennesimo di una carriera bellissima. Ma non me la sento di accusarlo di scarsa attenzione ai maturandi. Per una sera si possono anche sospendere i ripassi selvaggi per l’esame e andare a scaricare la tensione a un concerto (e quello di Cremonini negli stadi sarà sicurament­e in grado di far dimenticar­e per qualche ora l’ansia dell’esame). E poi in Italia i concerti all’aperto, anche per motivi meteo, si fanno tra giugno e luglio. Più che spostare le date di Cesare, potremmo provare a chiedere al Ministero dell’Istruzione di spostare quelle della maturità. Tanto gli esami si fanno al chiuso, e anche se piove...

L’ISOLA DEI FUMOSI Caro direttore, sono un ragazzo di 20 anni che da sempre legge il vostro giornale. Vorrei chiederle un parere sul caso del presunto spinello fumato da un concorrent­e a «L’isola dei famosi». Ogni sera grazie a «Striscia la notizia» si aggiunge un nuovo particolar­e con testimonia­nze e indizi. Secondo lei tutto ciò che è successo ha spento i riflettori sulle vicende dell’«Isola» o ha alimentato ulteriore interesse televisivo?

Matteo, Costigliol­e d’Asti (AT) Come avrà notato, caro Matteo, ci siamo tenuti lontani da questa polemica. Nonostante tutti gli sforzi miei e di tanti programmi, io non ci ho capito granché, ma sono d’accordo con Alessia Marcuzzi quando dice che è ora di voltare pagina e parlare di quello che succede ogni giorno sull’Isola.

MI FA UNO SCARABOCCH­IO? Mi sono sentito (lo dico scherzosam­ente, sia chiaro) chiamato in causa dall’editoriale del numero scorso, in cui era scritto che oggi la gente vuole solo i selfie e ha abolito la richiesta degli autografi. Non è vero che più nessuno li vuole: io per esempio li chiedo ancora…

Marco, Ciampino (Roma)

I patiti della firma resistono alla mania dei selfie (che poi le due cose non sono in antitesi, tanto che l’ideale per me sarebbe foto con la star e autografo sopra con la dedica). Nell’editoriale però non ho parlato di un effetto collateral­e negativo: ci sono autografi molto simili a scarabocch­i che a distanza di anni non riesco in alcun modo ad attribuire.

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