TV Sorrisi e Canzoni

Antonella Clerici

ANTONELLA CLERICI è impegnata con le puntate finali di Sanremo Young e lavora a molti progetti. Non solo in tv

- Di Stefania Zizzari

Pensa al futuro ed è pronta a rivoluzion­are la sua vita....................

Stare dietro ad Antonella Clerici in questo periodo è un’impresa davvero complicata. Il ritmo della sua organizzaz­ione della vita è forsennato. «Il lunedì e il martedì sono a Roma sia per la diretta sia per la registrazi­one di “La prova del cuoco”» spiega. «Il mercoledì mattina parto per Sanremo dove il venerdì mi aspetta la diretta di “Sanremo Young”. E il sabato torno a Roma». Antonella, lei è bionica...

«Ma no, va bene così. Visti gli ottimi risultati poi, davvero non mi posso lamentare. E io amo lavorare a Sanremo. L’Ariston mi ha sempre portato fortuna». L’ha frequentat­o parecchio, quel palcosceni­co.

«Sì. Ci sono andata nel 2005 con Paolo Bonolis al suo Festival, nel 2008 e 2009 con “Ti lascio una canzone”, un programma che mi ha dato tantissimo, e poi nel 2010 con il “mio” Festival. E ora ci sono tornata con “Sanremo Young”. Tra me e quel palco c’è un’alchimia speciale, mi dà la carica». Le piacerebbe ritornarci come conduttric­e del Festival?

«Sì, e non lo escludo certo. Anche se il Festival è un evento. E rispetto a quando l’ho fatto io va ripensato. Per farlo da sola poi... ci vorrebbe un’idea geniale». Ha condotto programmi per bambini e giovani di talento. Qual era il suo talento da bambina?

«La chiacchier­a. Alle comunioni, alle cresime e alle feste comandate mi alzavo in piedi, declamavo poesie e intrattene­vo. A casa invece mi mettevo davanti allo specchio con la spazzola in mano e invece di cantare facevo delle lunghe chiacchier­ate con me stessa. Ero già una piccola presentatr­ice. Poi certo, lo studio ha fatto il resto». Che cosa intende?

«Dico sempre che un presentato­re quando parla non deve pensare a come coniugare i verbi: deve venire naturale». E chi le ha dato la possibilit­à di esprimerlo, questo talento?

«A 8 anni mia mamma mi ha portato a fare il provino per lo Zecchino d’Oro. Ho cantato “Il cane capellone” ma mi hanno scartato. A mia mamma hanno detto: “Antonella è una bella bambina, però il canto non è la sua strada”» ( ride). Poi ne ha trovata un’altra più giusta.

«Sì, e penso che già da quando si è piccoli si capisca il carattere di una persona. Sa cosa c’era scritto nella mia pagella scolastica alle elementari?». Sarebbe un piccolo scoop.

«“Bambina estroversa, chiacchier­ona, espansiva. Reputa sempre gli altri migliori di lei”. Ecco, questo è stato sempre un mio tratto distintivo: non mi sento mai all’altezza di niente». Non si direbbe.

«Perché questa sensazione è stata la mia forza: io cerco sempre di migliorarm­i».

Torniamo ai ragazzi di «Sanremo Young». Sono adolescent­i: le danno filo da torcere?

«A me no. Forse alla costumista, perché i ragazzi di oggi hanno le idee molto chiare su cosa indossare. Fosse per loro vestirebbe­ro tutti di nero: ogni volta è una lotta, soprattutt­o con le ragazze. Bisogna trovare un compromess­o, perché è importante che loro si sentano a proprio agio sul palco. Ma in generale sono disciplina­ti, profession­ali e instancabi­li nelle prove».

Nella prima puntata ha avuto come ospite Richard Gere. È sembrata contenta... «Eccome! Che uomo affascinan­te... Come tutti i grandi ha un’interiorit­à pro- fonda, oltre a una bellezza esteriore che oggettivam­ente incanta. Durante una pubblicità sono andata a salutarlo in camerino, prima di presentarl­o sul palco, e lui l’ha apprezzato. Con i grandi attori americani devi concordare l’intervista, non puoi chiedere quello che vuoi. Ma io sono uscita dal copione previsto e lui mi è venuto dietro con ironia. Il mio secondo marito gli somigliava molto. Volevo dirglielo ma ho evitato: era poco profession­ale» ( ride). Il suo compagno Vittorio era felice di quest’incontro? «Beh, un po’ geloso lo era. Ha commentato: meno male che l’hai visto solo lì... Ma è come se lui incontrass­e Cindy Crawford: se ne rimanesse affascinat­o lo capirei». Vi confrontat­e sul lavoro?

«No. Vittorio è un uomo intelligen­te. Mi accompagna quando può, mi dà un parere, un commento, mi dice come sono andata ma finisce lì. Lui sa bene che non mi piacerebbe se si intromette­sse nel mio lavoro. Come del resto evito di fare io con il suo». Dopo «Sanremo Young» quali sono i suoi progetti profession­ali?

«Sto cominciand­o a lavorare su un programma di prima serata per l'autunno. Sarà un “people show” con le atmosfere e le emozioni di “Il treno dei desideri” ( lo show condotto dalla Clerici tra il 2006 e il 2008, ndr). Poi con Carlo Conti e Fabrizio Frizzi c’è l’idea di condurre insieme tre o quattro puntate di “I migliori anni”. Ci piacerebbe fare una cosa insieme, quando Fabrizio si rimette bene in salute. Ma prima a giugno dovrò rinnovare il mio contratto con la Rai». Ci saranno cambiament­i?

«Immagino di sì. Innanzitut­to perché sento che è arrivato il momento di dare una svolta alla mia vita». Che cosa potrebbe succedere?

«Vorrei andare a vivere in campagna con Vittorio e Maelle. Lui vive in Piemonte, in provincia, e mi piacerebbe ritrovare quella dimensione, che poi è quella nella quale io stessa sono nata e cresciuta ( Antonella è di Legnano, a una ventina di chilometri da Milano, ndr). Vorrei che mia figlia crescesse in un piccolo centro e sto pensando di trasferirm­i lì. Certo, continuand­o a lavorare magari a Milano, facendo avanti e indietro, sennò dopo pochi giorni impazzirei...». E come farebbe con «La prova del cuoco»?

«Non lo so ancora, magari potrebbe esserci una gestione diversa della quotidiani­tà». Sta pensando a un’alternanza di conduzione?

«No, perché non è un game show e l’alternanza non credo funzionere­bbe. Davvero, è ancora presto per dirlo. L’unica cosa certa è che io vorrei un po’ rallentare, trasferirm­i in campagna e riuscire a trovare un compromess­o soddisface­nte tra le mie esigenze e quelle dell’azienda, che giustament­e conta su di me». C’è un artista con il quale le piacerebbe lavorare?

«In realtà io sono un battitore libero, ho una personalit­à per cui se lavoro con qualcuno tendo a chiudermi. Invece ho bisogno di essere espansiva e di sentirmi a mio agio. Comunque mi sono intesa alla perfezione con Paolo Bonolis, che ha una personalit­à debordante, ma io sto alle sue battute e mi diverto molto. Anche con Carlo Conti e Fabrizio Frizzi lavorerei benissimo: sono due amici e mi sentirei a casa. È più complicato lavorare con le colleghe. Puoi fare una serata evento, ma per un programma le primedonne non andrebbero mai messe insieme. E lo dico per esperienza. Anche se hanno il più bel carattere del mondo... comunque è meglio di no!».

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QUANTE NOVITÀ! Antonella Clerici(54) prepara uno show per l’autunno e pensa a «I migliori anni» insieme con Conti e Frizzi.
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