Amore bruciante
Come previsto, appena arrivato al mare le mie migliori amiche mi hanno circondato con tutto il loro affetto. Non è cambiato molto dai tempi in cui ero un ragazzo. Ma la cosa sorprendente è che ora che sono un adulto attempato non devo più essere io a cercarle e anzi devo stare attento a non essere travolto dal loro calore. Certo, non ho più le ragazzine attorno. Ma sono l’idolo delle meduse (come del resto vi avevo già anticipato). Non avete idea di che attrazione provino per me: non ho fatto a tempo a tuffarmi in acqua che subito si sono buttate sul mio corpo. E mi hanno regalato degli indelebili braccialetti rossissimi che porto ai polsi e sulle gambe. Mi provocano un po’ di tormento, ma si sa che il tormento è l’anticamera dell’amore. Per sfuggire a tanto calore, anzi oserei dire... bruciore, mi rifugio ogni sera in camera a guardare «Reazione a catena» del mio amico Gabriele Corsi. Dove mi aspettano altre ragazze, le affascinanti «Cha Cha Cha»: sono bravissime, vincono sempre, mi fanno sentire anche un po’ fesso, perché il gioco è intelligente e io non ne imbrocco mai una. E soprattutto non hanno le spore velenose. Ho chiesto a Barbara Mosconi di fare un articolo sulle tre campionesse, che trovate a pagina 26. Spero che le meduse capiscano che sono stufo di loro e che ho occhi solo per «Le Cha Cha Cha».