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Reazione a catena

REAZIONE A CATENA Parlano Le Cha Cha Cha, tre simpatiche super campioness­e del quiz con Gabriele Corsi

- di Barbara Mosconi

Scopriamo tutto su «Le Cha Cha Cha»...

Sono tre amiche di Milano e dintorni. Si chiamano Martina, Sara e Laura e dal 24 luglio sono le campioness­e del quiz di Raiuno «Reazione a catena» condotto prima di cena da Gabriele Corsi. Martina è la «capitana» della squadra, Laura la ballerina estrosa, Sara la più timida.

Le tre ragazze, single e poco più che ventenni, si fanno chiamare «Le Cha Cha Cha» perché frequentan­o la stessa scuola di ballo latino-americano. «Io e Sara ci siamo conosciute all’università tre anni fa» racconta Martina. « Frequentia­mo il corso di Linguaggio dei media alla Cattolica di Milano, con specializz­azione nell’organizzaz­ione di eventi». Tra una lezione e l’altra, Sara insegna pure ginnastica ritmica alle bambine («Ho fatto tante gare da quando ero piccola, non a livello olim- pionico, s’intende!»). A loro si aggiunge Laura, che nella vita è ballerina profession­ista: insegna danza classica e lavora in una compagnia di balletto di San Pietroburg­o. «Mi chiamano quando vogliono, tre mesi in inverno, due mesi in primavera...».

Non sono patite dei giochi, né della Playstatio­n, né delle parole crociate. Ma d’estate c’è più tempo libero e la sera capita spesso di guardare il quiz di Raiuno. A un certo punto una delle tre dice: «Perché non proviamo a partecipar­e?». Martina lancia l’idea, Sara acconsente, serve una terza compagna e chiamano Laura. «Stavamo a casa, guardavamo le vecchie puntate del quiz, provavamo a rispondere ed eravamo bravine» racconta Martina. Quelli che loro chiamano «allenament­i» cominciano a marzo e proseguono un po’ per gioco e un po’ per curiosità. «Ci vedevamo una volta alla settimana e passavamo un intero pomeriggio a indovinare le parole. Se uscivamo, qualsiasi cosa vedevamo in giro, ci chiedevamo: “Questo con che parole lo diciamo?”. “E quest’altro?”». Un giorno inviano la domanda all’ufficio casting e vengono convocate per un provino

alla Rai di Corso Sempione a Milano. Sembra andare bene: gli allenament­i si fanno quotidiani. Dopo dieci giorni («Vivevamo con il telefono in mano») la chiamata definitiva: le tre ragazze partono per Napoli, dove viene registrato il programma.

Il segreto delle loro vittorie? In una parola: l’intesa vincente (che poi è il nome di uno dei giochi più famosi del programma). Risponde Laura: «Siamo molto brave nella velocità, abbiamo studiato a memoria tante parole. Io, per esempio, sono più brava a indovinare le canzoni, Gabriele Corsi mi chiama “jukebox”».

Il pubblico? «C’è chi ci adora e chi non ci sopporta» dice Martina. «Io sono la più antipatica forse perché sono la “capitana”. Se la prendono anche con il tatuaggio che ho sul braccio, si vede quando mi copro la bocca per non far scoprire cosa dico». Il tatuaggio riporta il nome di Simone, il fratellino dodicenne di Martina, suo primo fan. «Ho un carattere abbastanza chiuso, nessuno si aspettava di vedermi in tv» confessa Sara. «È stata una sorpresa anche per me. Ma questa esperienza mi ha dato più sicurezza». E con i soldi vinti? «Sicurament­e faremo un viaggio insieme». Poi magari un master (Martina), una macchina nuova (Sara) e un salto a New York per cercare fortuna a Broadway (Laura). E in futuro? Martina: «Mi piacerebbe lavorare come wedding planner. Non sono fidanzata, ma così almeno organizzo i matrimoni degli altri!». Sara: «Mi piacerebbe lavorare nell’organizzaz­ione di un programma tv». Laura: «Sarebbe bello lavorare come ballerina in television­e o in un musical». ■

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(47) GABRIELE CORSI
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