Ho capito subito che era un grandissimo creativo, sa come stupire
Come ha conosciuto Rovazzi?
«Facevo il coach ad “Amici”. Rovazzi era appena uscito con “Andiamo a comandare”. Io e J-Ax ci inventammo quel video assurdo in cui giocavo a fare il rapper, “Tu vuoi sapere chi è il King?”. A J-Ax venne l’idea di chiedere a Rovazzi un cameo in cui mi diceva: “Nek... ma che cavolo fai?”. Divertentissimo».
La prima impressione?
«Ho subito capito che era un grandissimo creativo, con le idee molto chiare. Sa come stupire».
Come l’ha convinta a cantare il suo pezzo?
«Ci siamo parlati per telefono, mi ha raccontato cosa aveva in mente, mi ha fatto sentire la canzo- ne e non è stato difficile convincermi. Tra l’altro trovo che Fabio stia dando nuova vita al concetto di videoclip. Sembra quasi di essere tornati a quando si spendeva tanta energia nella creazione e ideazione di un video, come se canzone e video fossero la stessa cosa».
È stato un gioco o una sfida?
«Lo definirei un gioco tra amici. Come è stato con Max Pezzali e Francesco Renga fino a pochi giorni fa. Io poi adoro i progetti in cui posso mettere in campo l’autoironia».
Sul testo che canta ha fatto qualche modifica?
«Ho solo messo un po’ di mio sulla parte melodica».
Lei è uno che nella vita dice: «Faccio quello che voglio»?
«Nella vita, per fortuna, faccio già tutto quello che desidero, ed è un grandissimo privilegio. Ma ho dei sogni nel cassetto che devono ancora svelarsi».
Come mai nel video non appare?
«È proprio quello il gioco: Fabio ruba la mia voce, ma non le mie sembianze».
Ci dica una qualità di Rovazzi.
«È un grande creativo ed è in continua evoluzione, visto che è molto giovane».
Da collega più esperto che consigli gli darebbe?
«Mai dare nulla per scontato e mai smettere di essere umili. Gli ho sentito spesso dire che lavora notte e giorno... Ecco, ogni tanto farebbe bene a riposare!».
Quale sua canzone farebbe cantare a Rovazzi?
«Potrei chiedergli di prendere una mia canzone e fare la regia di un videoclip. Chissà cosa potrebbe inventarsi!». ■