Sul regno di Carlo V splendeva sempre il sole
Di Carlo V d’Asburgo, nato il 24 febbraio 1500, si diceva che sul suo regno non tramontasse mai il sole: comprendeva gran parte d’Europa ma anche le colonie americane appena scoperte.
Figlio di Filippo d’Asburgo e di Giovanna «la pazza» d’Aragona e Castiglia, trascorre un’infanzia triste per la morte prematura del padre (scomparso nel 1506) e l’aggravarsi della malattia mentale della madre.
Re di Spagna appena sedicenne, sale al trono imperiale tedesco poco dopo, nel 1519. Bisognoso di fondi per realizzare i suoi disegni, chiede aiuto al banchiere Jacob Fugger, titolare di un patrimonio pari a 400 miliardi di dollari di oggi. Nel 1530, poi, riceve la corona del Sacro Romano Impero.
Si pose come strenuo difensore del cattolicesimo contro il dilagare del Luteranesimo, ma è lui in polemica con papa Clemente VII a propiziare il sacco di Roma del 1527 a opera dei Lanzichenecchi, feroci mercenari tedeschi.
È lui a incoraggiare le spedizioni dei «conquistadores» Cortés e Pizarro: il primo dal 1519 al 1521 conquista l’impero azteco in Messico, il secondo cancella quello degli Incas in Perù.
Muore nel 1558 nel convento spagnolo di San Jerónimo.
Alberto Angela (56). Sotto, il libro «Carlo V» : dal 28 agosto a 7,90 euro, rivista esclusa.