Pressing Con la conduzione di Gianluigi Pardo torna il mitico programma sportivo .....
Dopo il successo dei Mondiali russi, Mediaset rilancia lo storico programma sportivo della domenica sera
L’eredità è di quelle pesanti. «Pressing», rotocalco sportivo della domenica sera (il primo in concorrenza con «La domenica sportiva»), negli Anni 90 cambiò il modo di raccontare il calcio in tv con la leggerezza e l’ironia di Raimondo Vianello. Ora che Mediaset ha deciso di riportarlo in onda (dal 2 settembre), toccherà al collaudatissimo Pierluigi Pardo con la rivelazione dei Mondiali Giorgia Rossi e l’ex arbitro Elena Tambini, rinnovare gli antichi fasti. «Il tempo è passato e il paragone con Vianello è insostenibile» puntualizza Pardo. «È come se un giovane attore si paragonasse a Mastroianni o un giovane cantante ai Pink Floyd. Vianello è irraggiungibile ed è un mio mito personale, con quel suo modo unico di raccontare il calcio. Qui, come è successo cinque anni fa con “Tiki Taka”, si proverà a fare un altro piccolo miracolo: resuscitare un genere che sembrava finito per la tv generalista e per Mediaset in particolare. Con “Tiki Taka” ci siamo riusciti, speriamo di ripeterci con “Pressing” che sarà un programma d’immagini, di commenti a caldo e interviste. È durissima perché abbiamo contro “La domenica sportiva” e Sky, ma noi cerchiamo di divertirci, di fare bene e di dare continuità al lavoro fatto durante i Mondiali».
Incuriosisce l’accoppiata con Giorgia Rossi, la «macchina da guerra» messa in campo da Mediaset durante Russia 2018. Se Pardo ha conquistato il pubblico anche con una buona dose di guasconeria, la Rossi ha puntato su una conduzione austera e autorevole. «È molto brava e sono felice di lavorare con lei. Giorgia sarà soprattutto un’opinionista e avrà dei ruoli ben definiti» ci dice Pardo «ma non faremo una conduzione a due perché la trovo un po’ antiquata».
«Dobbiamo mixarci, ma il mix è giusto perché Pierluigi può dare quel tocco di leggerezza e anche di... “caciara” che talvolta può essere utile» precisa Giorgia. «Io cercherò di riportarlo nei ranghi, ma naturalmente con la battuta, con lo scherzo e con la massima complicità. Abbiamo già lavorato insieme perché qui a Mediaset ho cominciato proprio a “Tiki Taka” come inviata. Sarà un mix scoppiettante. Sono felicissima. Dopo i Mondiali ero soddisfatta e serena. Non avevo idee precise sul futuro. È stata tutta una sorpresa. “Pressing” è un sogno incredibile che si realizza, un progetto che, con le dovute distinzioni con quello che è stato in passato, ha voglia di riprendere un po’ di quella leggerezza e di quella ironia. Il calcio in Italia è sacro, però miscelato con la giusta ironia e un pizzico di polemica può funzionare. Poi c’è la sfida con la “DS”, una bella lotta. Sarà un percorso che dovremo fare tutti insieme, ma credo che sia stimolante proprio perché si tratta di una sfida con se stessi, oltre che con la concorrenza. Una bella responsabilità che ci carica però della voglia di fare qualcosa di diverso».
Al fianco di Pardo e della Rossi, un’altra giornalista promossa dall’estate «mondiale»: Elena Tambini, in forza a TgCom24, ma con un passato da arbitro nelle serie minori. Per Pardo «sarà l’equivalente di Graziano Cesari» ma Elena si schermisce: «Per l’amor del cielo, l’accostamento a Graziano è esagerato, stiamo parlando di un ex arbitro internazionale e di grande esperienza. E poi non sono così abbronzata! Io mi considero semplicemente una giornalista che ha arbitrato e conosce bene il regolamento, quindi è normale che magari mi esprimerò di più sugli episodi contestati e sulla Var, forse ancora non ben compresa neppure dai calciatori che spesso la invocano a sproposito. In ogni caso non detengo la verità assoluta, voglio che sia sempre lo spettatore a farsi una propria opinione. Io mi limiterò a riproporre le immagini, le stesse che ha visto l’arbitro, e a spiegare che cosa dice il regolamento».