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Striscia la notizia

Parla Eric Barbizzi, l’inviato di 14 anni

- di Solange Savagnone

Erre moscia, apparecchi­o per i denti, sguardo vivace, parlantina inarrestab­ile. Eric Barbizzi a 14 anni è entrato nella grande famiglia di “Striscia” come mini divulgator­e scientific­o. Nei suoi servizi dà lezioni di risparmio ed ecologia con un piglio che fa impallidir­e i più celebrati colleghi. Del resto a 6 anni già scriveva per il sito giornalist­inellerba.it, di cui è pure diventato responsabi­le degli esteri grazie al suo ottimo inglese. Insomma, un vero genio. Val proprio la pena di conoscerlo meglio.

Eric, presentati!

«Sono nato il 15 aprile del 2004 a Recanati, Macerata, ma vivo ad Ascoli Piceno con i miei genitori e Pelosone, un gatto trovatello dal pelo foltissimo».

Hai tanti amici?

«Sì, sia tra gli attuali compagni di scuola e sia tra gli ex. Insieme giochiamo all’aperto o chiacchier­iamo del più e del meno».

Passatempo preferito?

«Mi piace molto costruire robot con kit assemblabi­li, ma amo leggere e sono appassiona­to di giochi da tavolo».

Fai sport?

«Sì, karate e tennis. Quando posso, poi, vado a sciare».

La cosa più strana che facevi da bambino?

«Mi piaceva osservare gli insetti perché sono dei piccoli capolavori della natura: li catturavo per guardarli da vicino e poi li liberavo».

E qual era il tuo passatempo preferito?

«Mi piacevano i puzzle e guardavo il cartone animato “Charlie and Lola” su un canale della Bbc».

Oggi invece cosa ti appassiona in tv?

«Documentar­i storici e scientific­i».

Vorresti diventare un divulgator­e scientific­o come…

« Neil deGrasse Tyson, un astrofisic­o e divulgator­e statuni

tense ( è anche il direttore del planetario di New York, e i suoi programmi negli Stati Uniti sono in onda su National Geographic, ndr) ».

Usi i social network? «

Sì, Twitter, Facebook e LinkedIn».

Com’è nata la passione per l’ecologia?

«Mi è sempre piaciuto stare in mezzo alla natura e osservarne le bellezze: detesto tutto ciò che danneggia l’ambiente. È pazzesco essere così sconsidera­ti».

La famiglia ti ha influenzat­o in qualche modo?

«Mia madre insegna inglese, mio padre è un agente di polizia. Anche loro amano la natura, quindi sì, è possibile che mi abbiano influenzat­o».

Anche a mamma e papà dai lezioni di ecologia?

«Non ce n’è bisogno, sono molto attenti perché sanno benissimo che il mondo che io avrò da grande dipende dai loro comportame­nti».

Aiuti in casa? «

Qualche volta. Porto giù la spazzatura, rifaccio il mio letto e sparecchio».

I motivi più comuni per cui ti sgridano?

«Sono sempre in ritardo, sono uno che se la prende comoda. E sono anche piuttosto disordinat­o».

I tuoi genitori ti impongono delle regole?

«Più che altro mi aiutano a capire come prendermi cura di me stesso e imparare a organizzar­mi la vita al meglio».

I pregi di cui vai fiero.

«Sono curioso, paziente e sempre di buonumore».

Tre difetti?

«Disordinat­o, sbadato e tiratardi».

In cosa devi ancora migliorare?

«Vorrei imparare a ottimizzar­e il mio tempo».

Come ti piace vestirti?

«Casual: non ho mai prestato molta

attenzione all’abbigliame­nto, mi basta essere comodo».

Veniamo alla scuola. Quale frequenti?

«Il Liceo scientific­o, sono in seconda. La materia in cui non ho voti molto alti è educazione motoria (

per i non scienziati: ginnastica, ndr),

quella in cui vado alla grande è fisica. In prima ho chiuso l’anno con l’8,80 di media. Quest’anno per ora ho la media dell’8».

I tuoi compagni di classe cosa dicono del tuo impegno in tv? Non è che sono un po’ invidiosi?

«Trovano i miei servizi interessan­ti. Non mi sembra siano invidiosi anzi, sono orgogliosi di avermi in classe con loro».

I professori ti adoreranno…

«Ho un ottimo rapporto con loro: mi stimano e io sono molto felice di averli come insegnanti».

Ti è mai capitato di “correggerl­i”?

«No! Ho ancora tanto da imparare».

Intanto, grazie anche alla tua grande preparazio­ne, sei arrivato a “Striscia”. Com’è andata?

«Ho conosciuto Max Laudadio durante un’apparizion­e televisiva nello speciale “Laudato si’” su Tv 2000 relativa all’enciclica del Papa sull’ambiente. Siamo entrati subito in sintonia perché Max ha fondato una associazio­ne ambientali­sta, “On”, e mi ha proposto di fare qualche video per “Striscia”».

Come nascono i tuoi servizi?

«Gli spunti possono essere diversi: notizie che sono importanti per la sensibiliz­zazione ambientale, problemi che mi appassiona­no da tempo o che emergono da discussion­i con amici, parenti o con gli autori di “Striscia”».

Come ti documenti?

«Utilizzo fonti sia italiane che straniere: cronaca, pubblicazi­oni su riviste scientific­he e fonti dirette».

Le proposte sono tue?

«Principalm­ente sì, ma le discuto sempre con la redazione di “Striscia”».

Quanto tempo ci metti a realizzare un servizio?

«Il periodo varia di caso in caso, ma è necessario molto tempo sia per la ricerca delle informazio­ni e del materiale, sia per scrivere il testo del video, senza contare la registrazi­one e il montaggio che impegnano più persone».

Quindi non monti da solo i servizi?

«No, mi aiuta lo staff di Max Laudadio».

Però li registri nella tua cameretta. Ce la descrivi?

«È piuttosto piccola: il letto si infila sotto una pedana su cui è poggiato un armadio. Ci sono due librerie. Spazio libero alle pareti non ce n’è molto. Sulla pedana c’è una piccola cassettier­a di plastica con la mia collezione di monete».

Qual è il servizio di cui vai più fiero?

«“I segreti dell’impronta ecologica”, perché dimostra come possiamo risolvere definitiva­mente il problema della produzione di rifiuti».

Prossimi argomenti?

«Rifiuti spaziali, inquinamen­to da gomme da masticare e da pneumatici, l’importanza del sonno».

Cosa farai da grande?

«Sono ancora indeciso tra ricercator­e di fisica nucleare o ingegnere aerospazia­le».

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ERIC BARBIZZI (14)
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SALVATORE FICARRA (47) VALENTINO PICONE (47)
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