TV Sorrisi e Canzoni

LINO GUANCIALE

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poi anche iscritto a quella facoltà per seguire le orme di mio padre Clelio. Lui è un bell’esempio: faceva l’analista di laboratori­o, poi è diventato un medico di famiglia scrupoloso per tanti anni. Adesso è in pensione».

Paragonand­osi a una porta, fuori dal set lei ha una personalit­à più blindata, scorrevole, o girevole?

«Girevole nel senso che ogni tanto mi girano le scatole? ( ride). No, sono “blindato”, introverso. Non lo dico per tirarmela, lo dico sul serio: in questo somiglio proprio al commissari­o Cagliostro».

A questo punto dobbiamo proprio chiedergli­elo: quale serratura bisogna scassinare per conquistar­e il suo cuore?

«Questa è facilissim­a. Datemi qualcosa di buono da mangiare ed è fatta: amo moltissimo i dolci. Ormai si è sparsa la voce e spesso a teatro le signore me li portano. Ma devo stare attento a non esagerare, altrimenti rischio che mi venga il diabete».

Parliamo di altri suoi gusti personali: quelli televisivi. Guarda “Porta a porta”?

«Chiaro che sì! Ma seguo anche i documentar­i di storia, i canali sportivi e tante serie tv, tra cui “Mad men”, “Homeland”, “Black mirror”, “Breaking bad”».

Tra i classici del cinema preferisce il film horror “Non aprite quella porta” o il thriller “La nona porta”?

« Scelgo “Non aprite quella porta”. Con mio fratello Giorgio e i miei cugini, da piccoli, guardavamo gli horror presentati dal pupazzo Zio Tibia su Italia 1. Io ero il più pauroso di tutti mentre li vedevamo, ma poi ero l’unico che riusciva a dormire la notte».

Andrà al Festival di Sanremo per cantare “Porta Portese” con Claudio Baglioni?

«L’idea è così divertente che lo farei anche in videocolle­gamento su Internet».

Non ci lasci sulle spine... Alla fine della seconda serie, Cagliostro varcherà “La porta rossa” o si aprirà una finestra sulla terza stagione?

«È complicato. Diciamo che alcune porte si chiuderann­o, ma resteranno tanti misteri da esplorare. Inoltre il commissari­o Cagliostro avrà a che fare con degli altri fantasmi, facendo così tanto rumore da far tremare porte e finestre, altroché! Un tale fracasso che spesso durante le riprese la polizia di Trieste è venuta a bacchettar­ci sul set...».

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IN TELEVISION­E… Giocando ancora, abbiamo messo Guanciale a “Porta a porta” con Bruno Vespa (74) e, sotto, al Festival di Sanremo.
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