L’OMAGGIO DELLA SERIE A MARCELLO PERRACCHIO, MORTO NEL 2017. NOI LO AVEVAMO INTERVISTATO POCHI MESI PRIMA CHE CI LASCIASSE
Nelmarzo del 2017 siamo andati a Ragusa, a casa di Marcello Perracchio. Stava già molto male, respirava a fatica. Ma ci teneva tanto a parlare con Sorrisi. Ci siamo lasciati con la promessa di mangiare assieme la prossima volta che ci saremmo visti. Invece l’attore, che per 18 anni ha interpretato il dottor Pasquano, è morto pochi mesi dopo, il 28 luglio. Nell’ultima puntata della fiction lo hanno ricordato mettendo in scena il suo funerale. Anche noi vogliamo rendergli omaggio pubblicando un estratto di quella intervista. Lo amavano tutti: «Sono molto critico con me stesso. Cerco di vedere quello che avrei potuto fare in maniera diversa, migliore. Noto le esagerazioni, le note stonate. Mi studio. Però sarei un cretino a dire che non mi piaccio. Il mio è un personaggio molto amato». L’uomo dei cannoli: «Li mangio sul serio quando sono in scena. Sono così buoni! Ma me li preparano senza zucchero perché soffro di diabete. Quando giriamo sono tutti gentili, mi vogliono bene e mi facilitano in tutti i modi viste le difficoltà che ho nel muovermi». Pasquano e Salvo: «Pasquano tratta sempre male Montalbano, ma in realtà si vogliono bene. Si è instaurato questo gioco tra loro, si fanno i dispetti, ma penso che di base ci sia grande rispetto». La prima volta: «Ricordo che ero
emozionatissimo, anche se avevo già lavorato in altre fiction e film. Ma mi sono trovato subito a mio agio. Con Luca Zingaretti c’è stata immediatamente simpatia. Ancora oggi prima di girare mi danno uno stralcio della scena, ma poi improvvisiamo e ogni volta ci inventiamo qualcosa di divertente per rendere questo medico legale più simpatico». Senza di lui: «Quando non lavoro la mia vita è monotona. Cerco di recitare per sentirmi vivo. Non è un luogo comune, ma il teatro è linfa vitale. Altrimenti cosa fai? Passi il tempo davanti alla tv, a criticare tutto. Non fa bene».