Greta “sgrida” i potenti ...........
Caro direttore, ho letto l’articolo sul Monte Bianco nel numero scorso e sono preoccupata per il ghiacciaio delle Grandes Jorasses che, sciogliendosi per il caldo, scivola verso la valle per 35 centimetri al giorno. Adesso molti Paesi del mondo cominciano finalmente a preoccuparsi per i cambiamenti climatici e per il riscaldamento della Terra: era ora, i politici dicevano che era un falso allarme. La cosa più incredibile è che per dare una scossa ai potenti del mondo ci sia voluto l’impegno di Greta, una ragazzina svedese di 16 anni!
Anna Battistini, Alessandria
Il ghiacciaio che si sta sciogliendo impressiona anche me, solo pochi giorni fa ero da quelle parti e sentivo dei gran botti provenire dalla montagna. Ci siamo accorti tutti che il clima è cambiato, che c’è un caldo anomalo, che si scatenano dei tifoni mai visti, che sulle spiagge c’è più plastica che sabbia. Ora che i politici non possono più negare l’evidenza, per nascondere la figuraccia planetaria se la prendono con Greta Thunberg sostenendo che non è simpatica (quando non le dicono di peggio). La sua “colpa” è quella di aver detto cose semplici, ma tanto vere da costringere l’assemblea delle Nazioni Unite ad ascoltarla. Lì, tra i capi del mondo, ha detto una frase che mi ha colpito: «Dovreste occuparvi voi di queste cose, io in questo momento dovrei essere a scuola, non qui». I ragazzi come Greta sono indispensabili per migliorare il mondo, anche se ci sono ancora persone che pensano: «Sono giovani, si calmeranno». Per fortuna sono sempre meno. (a.v.)
I LIBRI DI AUGIAS (E DEGLI ALTRI)
Caro direttore, Giorgio Zanchini è bravissimo come nuovo conduttore di “Quante storie” su Raitre, ma per me, in tanti anni, questa trasmissione si è identificata con Corrado Augias e ne ho nostalgia. Sarà perché apparteniamo alla stessa generazione, sarà perché il suo programma ogni giorno ci regalava una mezz’ora meravigliosa, sarà perché è un gentiluomo d’altri tempi e in quello spazio non c’era posto per liti, urla e sterili polemiche, sarà perché mi ha fatto conoscere ottimi libri, sarà per la sua intransigente ma garbata difesa della nostra lingua... insomma mi manca tanto Corrado Augias.
Laura Barone
Sono un fan di Augias dai tempi di “Telefono giallo” e di lui ho sempre apprezzato e tuttora apprezzo le qualità che indica lei. Non so se alla base della sostituzione ci sia una sua scelta personale, o una necessità di
cambiamento (che a dire il vero noi telespettatori chiediamo spesso, salvo poi lamentarci quando avviene). Mi consolo pensando che Augias continua comunque a scrivere libri bellissimi.
REPLICHE DELLE REPLICHE
Gentile direttore, sento che Lei capisce noi poveri telespettatori costretti a sorbirci quello che le varie tv ci propinano. Meglio la tv dell’estate con tutte le sue repliche, di questi programmi dove si parla delle solite cose, diete, politica, cucina...
Maria
Il problema è che si parla delle solite cose anche nelle repliche, visto che sono repliche...
MICHELLE, MA COME TI VESTI?
Buonasera. Come moltissimi italiani sto seguendo la prima puntata della nuova serie di “Striscia la notizia”, il mio programma preferito. Ma chi è che ha dato a Michelle quella
bruttissima camicetta? Spero non sia stato suo marito: potrebbe essere un valido motivo per richiedere il divorzio...
Donatella Codato Ecco la camicetta incriminata. In effetti è un capo complicato da capire: collo alto, scollatura a forma di cuore, spalle scoperte, maniche a sbuffo. Boh. Ma a me ha colpito un’altra cosa, la nuova acconciatura della mia adorata Michelle: la frangia le sta benissimo.
MONTALBANO SCROCCONE
Gentile direttore, ieri sera ho rivisto con piacere l’episodio “Gli
arancini di Montalbano”, anche perché è ambientato nei luoghi delle mie vacanze. Però non ho gradito vedere il commissario che, per parlare con la fidanzata Livia che si trovava in Francia, ha usato il telefono dell’ufficio. Non l’ho trovato corretto.
Massimiliano Cavallini
Caro Massimiliano, l’episodio a cui si riferisce è del 2002 e a quei tempi, prima della normativa che ha cambiato regole e tariffe, telefonare all’estero era costoso. E lo stipendio di un commissario come Montalbano, anche se continua a ottenere grandi successi professionali (non c’è caso che non risolva!), non dev’essere granché. Certo, dirà lei, Montalbano ha commesso il reato di... peculato, perché telefonando a Livia approfitta di un bene pubblico. Vero. Ma io lo perdono. Non solo perché a Montalbano perdono tutto, ma anche perché se faccio il conto di tutti gli straordinari che fa (ha presente quante volte viene
buttato giù dal letto o passa le notti in appostamenti?), una chiamata a Livia scroccata dal telefono dell’ufficio mi sembra un peccato venialissimo. Comunque la prossima volta, per evitargli problemi, gliela offro io.
BRIOCHE E SORRISI
Caro direttore, sono un fedelissimo lettore di Sorrisi e il martedì lo acquisto prima di colazione, è il primo gesto della mia giornata. Volevo chiederle: non avendo potuto guardare la serie “La verità sul caso Harry Quebert”, l’ho cercata su Mediaset Play e con mio disappunto ho notato che si potevano vedere solo le puntate dalla quinta in poi. Ho controllato altre serie e la cosa si ripete. È il mio televisore che ha dei limiti o è un problema di Mediaset Play?
Loris Guidolin, Treviso
Caro Loris intanto grazie, spero che il martedì mattina non confonda la brioche con Sorrisi. È un buon giornale, sì, ma sconsiglio di inzupparlo nel caffè. A proposito di Quebert, ho girato la sua domanda a Mediaset. Ecco la risposta: «Per le serie tv internazionali “on demand”,
quindi per le piattaforme online come Mediaset Play, il diritto scade dopo 14 giorni dalla messa in onda. Per questo motivo, attualmente, solo gli ultimi episodi de “La verità sul caso Harry Quebert” sono disponibili online su Mediaset Play». In questa risposta c’è un avverbio che fa ben sperare che le cose cambino: “attualmente”.
GILETTI HA CAMBIATO IDEA
Egregio direttore, domenica scorsa non potevo credere a quello che stavo vedendo: a “Non è l’Arena”, il programma di Massimo Giletti su La7, c’era Pamela Prati a parlare per l’ennesima volta del “caso Mark Caltagirone”. Ma come? Sbaglio o Giletti aveva sparato a zero su Barbara d’Urso che aveva cavalcato la vicenda (una bufala secondo me) per tanto tempo? E ora ci si butta lui, giornalista serio e autorevole? Ma dov’è finita la coerenza?
Elisabetta Barbieri
Giletti è superbravo, Elisabetta, ma sa com’è: cosa non si fa per l’Auditel... Come non detto: gli ascolti sono stati deludenti.
L’IMITAZIONE DI NICOLA
Mi potete dare l’indirizzo di Nicola Savino, la “iena” che avete intervistato nel numero scorso? Io sono pazza di lui (in senso buono, non sono una stalker, solo una fan educata e rispettosa, oltretutto sposata con figli). O almeno datemi il suo numero di cellulare, perché le sue imitazioni mi fanno morire dal ridere.
A. F., Siracusa
Purtroppo non posso darle né indirizzo né cellulare. Al massimo, se vuole, le faccio io l’imitazione di Nicola.