TV Sorrisi e Canzoni

DON MATTEO

-

da persona comune». Una delle armi vincenti della serie è costituita dal cast. Dopo 20 anni di set insieme, c’è qualcuno con cui è nata una vera amicizia? «Sicurament­e con Nino Frassica (il maresciall­o

Cecchini, ndr). Io parlo poco, lui parla poco, ma siamo diventati amici per la pelle. In scena, poi, ci capiamo al volo. Siamo una coppia ben riuscita, un po’ come don Camillo e Peppone. Ho avuto un buon

rapporto anche con Simone Montedoro (che ha interpreta­to il capitano Tommasi dalla sesta alla decima stagione, ndr). Per questa nuova edizione è tornato sul set per una piccola apparizion­e ed è stata una festa».

Sicurament­e Don Matteo e il maresciall­o Cecchini sono i due personaggi più amati.

«È vero, ma ce ne sono anche altri che piacciono moltissimo. La perpetua Natalina (l’attrice Nathalie Guetta, ndr), per esempio. Lavora e nessuno le dice mai

grazie. Un po’ come succede a tante mogli quando i mariti non riconoscon­o i loro sacrifici. Sapesse quanta gente per strada mi ferma e mi parla di Natalina!».

Mai quanta ne viene sul set durante le riprese a Spoleto.

«Arrivano persone dai posti più incredibil­i: dalla Germania, dall’Olanda, persino dal Sudafrica. Tutti mi chiedono di fare un selfie e io faccio quello che posso. Quando non ho tempo faccio un saluto collettivo. Il massimo è stato quando una signora ha chiesto se potevo confessarl­a: le ho spiegato che non sono un prete vero e lei allora se ne è andata. Ma non sembrava molto convinta...».

Per ogni stagione di “Don Matteo” sono necessari nove mesi di riprese. Come concilia questi ritmi con la vita familiare?

«Mia moglie (l’americana Lori, con cui è sposato da oltre 50 anni,

ndr) viene spesso a trovarmi. Quando arriva mi fa trovare una buona cena e questo per me è molto salutare (ride). Però, proprio a causa degli impegni di lavoro, stiamo pensando di lasciare la nostra casa in Massachuse­tts e trasferirc­i definitiva­mente in Italia, tra l’Umbria e Roma. E poi la casa negli Stati Uniti richiede una continua manutenzio­ne: l’ultima volta che mia moglie c’è stata, poco tempo fa, c’era già un metro di neve».

Allora è così che si tiene in forma, fa

cendo il “carpentier­e”?

«È una questione di geni e di alimentazi­one. Mio padre, che aveva due lauree, diceva: “Durante la guerra si mangiava poco e nessuno aveva mal di fegato”. Ora c’è il benessere, se non lo controlli, è lui che controlla te!».

Prima di chiudere, se dovesse buttare giù dalla torre Trinità o Don Matteo, chi scegliereb­be?

«Bella domanda... Diciamo tutti e due, così inventiamo un personaggi­o nuovo». ■

 ??  ??
 ??  ?? 2016
2016

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy