Quanti significati per Maria!
Per secoli Maria è stato il nome femminile per eccellenza, non soltanto
tra i cristiani. Nel XXI secolo non è più il primo tra quelli attribuiti alle nuove nate: è sceso in 35a posizione, ma se ne prevede un rilancio in breve tempo. Nessun nome è stato studiato più di Maria. Ma cosa voglia dire è ancora in discussione: “ribelle”, ma anche la “forte”, “colei che è innalzata”, “profetessa”. Se il nome è egiziano il senso è invece quello di “amata” ed è questo il significato che ha avuto più fortuna. Se è siriaco vale “signora”. Se è ebraico, “amarezza”, “dolore” o “mare amaro”. Secondo San Girolamo deriverebbe dall’ebraico “mar yam”, cioè goccia di mare.
Per non dire degli anagrammi latini, coerenti con la figura della Vergine: amari (cioè essere amata), a rami (dal ramo, sottinteso: della Croce), a mari (dal mare), i aram (va all’altare), mi ara (che è uguale a “sii per me altare”). Sembra che in questo nome sia compresa tutta la storia della Madonna, dalla scelta divina di essere madre del Redentore, annunciata dall’arcangelo Gabriele, alla sofferenza sotto la Croce di Cristo. Sant’Antonio di Padova era solito definire il nome di Maria “gioia per il cuore, miele per la bocca, melodia per l’orecchio” e sant’Ambrogio, “un unguento odoroso che diffonde il profumo della grazia divina”. Un’ultima cosa: non tutti sanno che l’onomastico si festeggia il 12 settembre.