Il vino mette allegria ma fa anche bene…
A patto di consumarlo con moderazione (ma regolarmente) e a stomaco pieno. E se è bianco, deve essere giovane e di qualità
La riabilitazione del vino da bevanda goduriosa a elisir della salute è legata al cosiddetto “paradosso francese”: i ricercatori hanno osservato che, malgrado una dieta ricchissima di formaggi, in Francia il tasso di malattie coronariche è da sempre piuttosto basso. Il merito è stato attribuito al vino rosso che aumenta il colesterolo “buono”, riducendo quello “cattivo”. Per beneficiare di questi effetti, bisognerebbe berlo almeno 3-4 volte a settimana: il consumo regolare sarebbe, infatti, in grado di ridurre il rischio di attacco cardiaco.
FA BENE ANCHE PER LO STOMACO E L’ANEMIA
Grazie ai polifenoli, il vino svolge anche un’azione protettiva sulle pareti dello stomaco, mentre i suoi acidi organici stimolano la secrezione gastrica. Il vino è anche una buona fonte di ferro: può quindi essere utile a chi soffre di anemia sideropenica.
QUANTO E COME BERLO
La regola basilare è: non eccedere! Un bicchiere di vino apporta circa 70-90 calorie di cui va tenuto conto. Quanto all’alcol, basandosi sulla capacità dell’organismo di metabolizzarlo, per l’uomo è consigliabile non superare i due bicchieri a pasto, che si riducono della metà per le donne. Consigliabile sempre bere a stomaco pieno, per modulare l’assorbimento dell’alcol.
I BENEFICI DEL VINO BIANCO
Sebbene a livello minore, anche il vino bianco ha un’attività benefica sull’apparato cardiovascolare, grazie alla presenza di acido shikimico e quercetina che proteggono le cellule cardiache. Ma attenzione: deve trattarsi di vini di altissima qualità e “giovani”: con l’invecchiamento, infatti, diminuisce la concentrazione delle sostanze protettive.