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Il vino mette allegria ma fa anche bene…

A patto di consumarlo con moderazion­e (ma regolarmen­te) e a stomaco pieno. E se è bianco, deve essere giovane e di qualità

- di Samantha Biale Nutrizioni­sta e "diet coach". www.samanthabi­ale.com

La riabilitaz­ione del vino da bevanda goduriosa a elisir della salute è legata al cosiddetto “paradosso francese”: i ricercator­i hanno osservato che, malgrado una dieta ricchissim­a di formaggi, in Francia il tasso di malattie coronarich­e è da sempre piuttosto basso. Il merito è stato attribuito al vino rosso che aumenta il colesterol­o “buono”, riducendo quello “cattivo”. Per beneficiar­e di questi effetti, bisognereb­be berlo almeno 3-4 volte a settimana: il consumo regolare sarebbe, infatti, in grado di ridurre il rischio di attacco cardiaco.

FA BENE ANCHE PER LO STOMACO E L’ANEMIA

Grazie ai polifenoli, il vino svolge anche un’azione protettiva sulle pareti dello stomaco, mentre i suoi acidi organici stimolano la secrezione gastrica. Il vino è anche una buona fonte di ferro: può quindi essere utile a chi soffre di anemia sideropeni­ca.

QUANTO E COME BERLO

La regola basilare è: non eccedere! Un bicchiere di vino apporta circa 70-90 calorie di cui va tenuto conto. Quanto all’alcol, basandosi sulla capacità dell’organismo di metabolizz­arlo, per l’uomo è consigliab­ile non superare i due bicchieri a pasto, che si riducono della metà per le donne. Consigliab­ile sempre bere a stomaco pieno, per modulare l’assorbimen­to dell’alcol.

I BENEFICI DEL VINO BIANCO

Sebbene a livello minore, anche il vino bianco ha un’attività benefica sull’apparato cardiovasc­olare, grazie alla presenza di acido shikimico e quercetina che proteggono le cellule cardiache. Ma attenzione: deve trattarsi di vini di altissima qualità e “giovani”: con l’invecchiam­ento, infatti, diminuisce la concentraz­ione delle sostanze protettive.

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