Una… Tata, tantissimi cognomi
Oltre mille italiani si chiamano Tata. Il cognome può derivare da un nome di persona, Tata o Tato di origine germanica, o per il significato di “bambina” e anche “balia, baby sitter”. Ma l’ipotesi più convincente è che significhi “padre” in alcuni dialetti meridionali. La conferma viene dal fatto che sono ben diffusi i cognomi in cui Tata si accompagna a un nome di persona o a un aggettivo. Nel mondo della canzone ecco Anna Tatangelo, cognome tipico del frusinate (con “epicentro” proprio a Sora, dove la cantante è nata) e del vicino Abruzzo. Nella fiction si è imposta prepotentemente “Imma Tataranni”, il personaggio del magistrato di Matera interpretato da Vanessa Scalera; si tratta di uno dei cognomi più numerosi a Matera e “ranni” è forma dialettale per “grande”. Un grande padre, dunque, o più probabilmente, sempre nei dialetti del Sud, un nonno. Esistono anche Tatangeli e Tataranno, più o meno nelle stesse zone. Poi ci sono le famiglie Tatananni: il cognome raro e aquilano formato con il nome Nanni da Giovanni. E ci sono i Tatafiore, napoletani, con la variante dialettale (chietina) Tatasciore. Anche in questo caso Fiore va interpretato come nome di persona. Una curiosità: nel Sud sono frequenti anche i cognomi con Papa…: Papandrea, Papaserio (cioè Sergio), Papaianni, Papangelo, Papantonio... ma qui, dal greco, significa prete (che del resto chiamiamo anche “padre”).