SIAMO NATI PER DUETTARE INSIEME
Si stimano da sempre e non è la prima volta che si esibiscono insieme: «L’ho fatto salire con me sul palco a un concerto nel 2003 presentandolo come “il mio amico Giuseppe”» dice Bugo di Morgan «e ancora i fan se lo ricordano». E Morgan dice di Bugo: «Lui è venuto a casa mia tante volte, stava lì per ore, avrebbe scritto canzoni su qualsiasi cosa, persino su un paio di occhiali da sole lasciati in un angolo. Infatti poi ne ha fatta una sul gel e una sul cellulare scarico. Per me è il cantautore con lo stile più riconoscibile di tutti, semplice senza strafare». «Saremmo diventati amici anche se non fossimo stati musicisti, a Sanremo ci andiamo con una canzone che si chiama “Sincero” perché è nata con naturalezza e racconta la sincerità del nostro rapporto» concordano. Le loro esibizioni avranno un che di assurdo: «Penso a una parete di sintetizzatori sul palco e a una performance dove io vesto i panni di uno scienziato pazzo e manipolo il suono come se fosse una macchina dell’elettricità di Nikola Tesla per tirare fuori un’onda umana, che è Bugo» scherza Marco Castoldi, in arte Morgan. «In pratica sarò come il mostro di Frankenstein» gli fa eco Bugo. Quest’ultimo il 7 febbraio pubblica un nuovo album che si intitola come il suo vero nome: “Cristian Bugatti”. Insieme faranno scintille. ■