La Paleo-dieta? Bocciata!
È spesso citata come cura dimagrante “del momento” anche se ha più di 40 anni, ma non ha alcun fondamento scientifico e può diventare anche pericolosa
La dieta paleolitica è, di fatto, una dieta “proteica” e monotona poiché non prevede cereali, legumi e latticini. Dove sono le prove scientifiche dei suoi benefici? Ci sono solo piccoli studi che dimostrano una riduzione della glicemia, ma è un’ovvietà: un’alimentazione che esclude i carboidrati non può elevare gli zuccheri nel sangue! Stessa cosa si può dire per la perdita del peso: ogni dieta proteica produce questo effetto, ma con conseguenze dannose se protratta per un tempo eccessivo.
OCCHIO AGLI EFFETTI A LUNGO TERMINE
Eliminare interi gruppi alimentari comporta una nutrizione squilibrata. L’esclusione dei latticini riduce calcio e vitamina D, mentre senza cereali si rinuncia alle fonti energetiche più efficaci per l’organismo, oltre alle vitamine del gruppo B. Evitando i legumi, si perdono i vantaggi di proteine vegetali e fibre. Ma non è tutto. Un importante studio australiano ha dimostrato che la dieta “paleo” aumenta il rischio cardiovascolare, e compromette il microbiota intestinale da cui dipendono l’efficienza del sistema immunitario e l’equilibrio psicofisico.
I VANTAGGI DELLA DIETA MEDITERRANEA (CHE È PATRIMONIO DELL’UMANITÀ)
Le evidenze scientifiche dimostrano che il modello alimentare migliore è basato su vegetali e adeguate quantità di alimenti come latticini e pesce, mentre la carne è consigliata al massimo 2-3 volte alla settimana. Morale: per dimagrire e stare in salute, mangiamo più verdure, un piatto di pasta al pomodoro con una spolverata di grana e andiamo a fare due passi…pensando alla fortuna di avere un supermercato vicino a casa. Altro che
paleolitici!