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Fido a tavola? Sì, ma a patto che…

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Quello del pasto è un momento molto delicato per il cane. Per capire se deve mangiare prima, dopo o insieme con noi, abbiamo chiesto consiglio all’educatore cinofilo Andrea Cristofori. «Per i cani, come per i lupi, il pasto è un momento di forte tensione gerarchica. In famiglia però le cose non funzionano come in natura. Anche se viviamo in una sorta di branco, i cani sanno che siamo diversi: noi non mangiamo per terra e non ci cibiamo delle stesse cose. I cani non sono stupidi e lo capiscono. Quindi è meglio evitare contatti tra noi e loro durante i pasti». A meno che non abbiamo abituato il cane fin da cucciolo a mangiare da solo. Come? «Dategli la pappa, lasciatelo mangiare tranquillo, poi portatelo fuori a fare pipì e una volta tornati a casa, mettetelo a riposare nel trasportin­o. A questo punto, possiamo mangiare anche noi. In questo modo il cucciolo imparerà a distinguer­e il suo pasto dal nostro e una volta cresciuto potrà anche mangiare assieme a noi con estrema serenità. Se invece è abituato a ricevere bocconcini dalla nostra tavola si generano momenti di tensione per lui che, non potendoci mordere per ottenere del cibo, mugola o ci fissa. Per i cani questa è una violenza gratuita perché generiamo delle aspettativ­e relative a odori e sapori che non potranno mai soddisfare, anche perché la nostra alimentazi­one è poco salutare per loro. È come invitare una persona a un banchetto di nozze e impedirle di avvicinars­i. Meglio quindi tenerli in un’altra stanza finché non finiamo di mangiare». ■

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