Ore 20.50:
stata la più timorosa: per il primo mese e mezzo non ha mai messo il naso fuori casa, neanche per il giro del palazzo, era spaventata. Fra l’altro frequenta la terza media e farà l’esame con la nuova modalità. Le piccoline, Bianca di 7 anni e Gloria di 5, mi vedono più spesso a casa e per loro è una gioia. Ho spiegato loro il motivo e devo dire che sono responsabilissime: quando usciamo mettono la mascherina e non la tolgono per niente al mondo. Appena rientrano a casa si tolgono le scarpe e si vanno subito a lavare le mani per 40 secondi, contandoli ad alta voce. Con i nonni si tengono ancora a distanza per proteggerli».
Come fa, pur sfornando manicaretti a raffica, a rimanere così in forma?
«In effetti amo mangiare bene e allora ho bisogno di bruciare. La mattina mi alzo alle 7, porto la colazione a letto alle ragazze e poi tre giorni alla settimana faccio circa un’ora di ginnastica. Sono sempre stata sportiva, amo tanto lo sci e a 12 anni sarei dovuta entrare nella nazionale di nuoto sincronizzato, ma poi ho mollato. Il mio sogno era quello di diventare una giornalista. Lo desidero fin da quando ero bambina». Davvero porta la colazione in camera alle sue figlie?
«Sì, proprio con il vassoio come si vede nei film americani Alla piccola il biberon il latte e i biscotti, alle LA SUA ULTIMA CREAZIONE CULINARIA: UNA CHEESECAKE con più grandi toast o uova strapazzate e spremuta».
E la sua colazione?
«Quella la prepara mio marito Claudio: facciamo sempre colazione insieme. Lui salata, io caffè, frutta e yogurt. La stessa da anni...».
Il resto della giornata cosa prevede il menu?
«A pranzo mangio davvero poco: fiocchi di latte o fesa di tacchino oppure tonno. La sera invece preparo sempre un menu completo e curato, sia quando abbiamo ospiti, sia quando siamo solo noi. Faccio la spesa, cucino, e a tavola c’è sempre una bottiglia di un buon vino rosso. E per chiudere, un dolce non manca mai».
Torniamo al suo lavoro: come le piacerebbe comunicare la fine della pandemia?
«Vorrei fare una copertina del telegiornale con la scritta: “È finita!”». ■