L’amore in quarantena
Tutto nuovo, realizzato con i suoi storici amici del Trio Medusa
20 maggio, dopo un finale di gravidanza in quarantena. Oppure Lino Banfi che, per commentare una tenera storia di nonni, ha mandato una testimonianza toccante».
Vedremo anche i suoi soci del Trio Medusa?
«Furio e Giorgio li abbiamo mandati in giro perché erano gli unici due sacrificabili
Li abbiamo trasformati in corrieri “Lovo”, dell’amore. E porteranno delle sorprese».
Che tipo di sorprese?
«Deliziose. A due ragazzi a cui è saltato il matrimonio recapiteranno metà torta nuziale a testa...».
Una storia da “Promessi sposi”, proprio come la webserie in cui recita lei: “L’amore ha i tempi del virus”.
«Esatto. In questa serie io sono un avvocato a capo di uno studio. Un personaggio insopportabile che mi piace molto. Ha una sola preoccupazione: aspettare che si liberi un posto sotto casa per parcheggiare il macchinone».
Questa serie è un antipasto di un prossimo film o di una fiction? «Io mi definisco variegato, come il gelato. Ho iniziato come attore e mi diverte farlo. Questa webserie, poi, l’ho girata a casa mia. Comodissimo».
Com’è stata la sua personale quarantena?
«Strana. L’anno scorso per via del lavoro ho dormito 300 giorni fuori casa. In questo 2020, invece, ci ho passato 100 giorni chiuso dentro».
È ingrassato, ha sfornato torte, ha coltivato una giungla in terrazzo...?
«Ho passato tutte queste fasi. Compresa quella delle dirette Instagram. Poi mi sono stufato. Ma la “fase Corsi” permane: alle 17, se non ho nulla da fare, mi metto il pigiama. Solo la mia gatta Daisy è più pigra di me. Ma delle mie piante in terrazzo vado fiero. Ho una specie di orto botanico. Sono orgoglioso delle fo
LUCA ARGENTERO (42) glie di menta per il mojito».
E i suoi amori in quarantena?
«Mi sono goduto la famiglia. I miei figli, Margherita e Lorenzo, sono bra- vissimi. Lui ha 13 anni, lei ne ha compiuti 17 da poco. Ha festeggiato solo con un’amica che abita qui vicino. Non ha potuto fare altrimenti».
Ha “spiato” le lezioni a distanza per suggerire durante le interrogazioni?
«Ogni tanto sono entrato nella loro stanza a fare il cretino e mi hanno cacciato. Siamo fortunati, perché a casa abbiamo più computer, ma a volte erano tutti occupati e mi sono isolato in bagno».
Relegato in bagno persino da sua moglie?
«Negli ultimi tempi Laura
La vicinanza aiuta il matrimonio?
«La penso come Tiziano Terzani, che citava sempre la moglie, ma poi andava in viaggio senza di lei: aiutano le grandi presenze, ma soprattutto le grandissime assenze».
Lei ha sempre voglia di scherzare...
«Non sono costantemente allegro, anzi. Sono ipersensibile e mi capita di aver difficoltà a gestire le emozioni. Ma cerco di vivere ogni momento come un dono e penso sempre a chi sta peggio, anche amici fraterni. E così, anche nei momenti di sconforto, torna il sorriso».
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto un pensiero per gli artisti «che ci fanno tanto divertire». E qualcuno se l’è presa.
«Io no. L’ho sentita ridere qualche volta durante questa intervista e mi si è allargato il cuore».
Cosa diverte lei?
«Cose semplici: Checco Zalone, i vecchi film di Fracchia e Fantozzi che mi facevano ridere col mio papà. Da solo non mi diverto».
Non si ride bene da soli?
«Chi non ride in compagnia o è un ladro o è una spia».■ (50) GIORGIO DAVIDDI DEL TRIO MEDUSA
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ha lavorato tantissimo per il giornale».